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Fuga di monossido di carbonio a Vercelli in agriturismo, 18 intossicati con 5 persone in codice giallo

Fuga di monossido in un agriturismo di Vercelli: 18 intossicati, 5 in codice giallo. Nessuno è grave, ma i vigili del fuoco ricercano le cause

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

In un agriturismo di Motta de’ Conti, nel Vercellese, 18 persone si sono sentite male a causa di una fuga di monossido di carbonio e hanno avuto bisogno di soccorsi. Cinque sono state trasportate in ospedale, mentre le altre erano in condizioni meno gravi. Sul posto sono arrivati i sanitari insieme ai vigili del fuoco. Ora si vuole capire cosa è successo.

Fuga di monossido a Vercelli

Fuga di monossido di carbonio a Vercelli: è successo nella notte tra sabato e domenica, intorno alle 3:00. Le persone si trovavano in un agriturismo di Motta de’ Conti. Queste hanno iniziato a sentirsi male e qualcuno ha chiamato i soccorsi.

Ora bisogna capire da dove sia uscita la sostanza. Gli esperti stanno controllando stufe, caldaie e impianti di riscaldamento, perché spesso la causa è un malfunzionamento di questi dispositivi.

Fuga di monossido di carbonio vicino a Vercelli

Intanto, i vigili del fuoco e le forze dell’ordine proseguono i rilievi per capire cosa sia andato storto.

Come stanno gli intossicati

Per fortuna, nessuno dei 18 presenti è in pericolo di vita. 5 persone sono finite in ospedale con codice giallo, quindi avevano sintomi più forti, ma senza rischi gravi. Altre 9 sono ancora sotto osservazione al Pronto Soccorso dell’ospedale Sant’Andrea di Vercelli, mentre le altre sono state dimesse.

I sintomi da intossicazione da monossido sono chiari: mal di testa, nausea, vertigini, debolezza e una strana sensazione di confusione. Se la quantità di gas è troppo alta, si può anche svenire.

Il problema è che, essendo inodore, non ci si accorge subito del pericolo. Ecco perché è così importante intervenire in fretta.

Come proteggersi dal monossido di carbonio

Il monossido di carbonio è un nemico subdolo, perché non si vede e non si sente. Può arrivare da stufe, camini, caldaie, barbecue e perfino dai motori delle auto. Se rimane incastrato in un ambiente chiuso, diventa letale.

Per evitare guai, ecco alcune regole semplici proposte dall’Istituto superiore di sanità:

  • non usare mai il forno o il fornello per scaldare casa;
  • non accendere barbecue o fornelli da campeggio al chiuso;
  • non tenere accesi generatori o motori in garage o cantine;
  • non lasciare l’auto accesa in uno spazio chiuso;
  • fare controllare ogni anno caldaie e impianti di riscaldamento.

Se qualcuno comincia a sentirsi male senza motivo, bisogna aprire subito le finestre, uscire e chiamare i soccorsi. Il monossido di carbonio non perdona, ma con un po’ di attenzione si può evitare il peggio.

ANSA

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