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Morto Sebastiao Salgado famoso fotografo brasiliano dalla parte dei deboli e fondatore di Terra

È morto il fotografo e fotoreporter Sebastiao Salgado, famoso per i suoi progetti che hanno immortalato la vita di persone diverse in tutto il mondo

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

È morto a 81 anni il famoso fotografo e fotoreporter brasiliano Sebastiao Salgado, tra i più apprezzati della sua generazione per i suoi progetti che hanno ritratto le condizioni di vita di vari gruppi di persone in tutto il mondo.

È morto Sebastiao Salgado

Nel tardo pomeriggio di venerdì 23 maggio, l’Instituto Terra ha dato la notizia della morte di Sebastiao Salgado, uno dei più importanti fotografi e fotoreporter viventi. Salgado è morto a 81 anni, ma non si sa nulla sulle circostanze del decesso.

Le opere di Salgado ruotano attorno al racconto di alcuni specifici fenomeni che riguardano popolazioni di tutto il mondo, raccontati attraverso fotografie che sono diventate famosissime.

Sebastiao Salgado di fronte a una foto da lui scattata

Nel 2014 uscì Il Sale della Terra, film che ha raccontato la vita e la carriera di Salgado, e che vinse due menzioni speciali al festival di Cannes, oltre a essere nominato per un premio Oscar.

Da economista a fotografo

Salgado, nato nel 1943 in Brasile, si interessò inizialmente di economia. Laureatosi all’università di San Paolo, si trasferì in Europa, tra Londra e Parigi, per lavorare per conto della Banca Mondiale.

Il suo lavoro lo portò a viaggiare molto tra gli anni 60 e 70, soprattutto in Africa. Durante questi viaggi scattò le sue prime fotografie. Queste esperienze lo spinsero, nel 1992, a lasciare la carriera da economista per diventare fotoreporter.

Nel corso degli anni ’70 lavorò per numerose agenzie, tra cui anche il collettivo Magnum Photos. Uno dei primi grandi eventi che immortalò fu la caduta del regime fascista portoghese nel 1974.

Da Amazonas Images all’Instituto Terra

Nel 1979, insieme alla moglie Lélia Wanick, Salgado fondò la propria agenzia fotografica, Amazonas Images, che rappresenterà sempre esclusivamente Salgado.

In questo periodo, Salgado iniziò a produrre i suoi reportage più famosi, tra cui anche quelli sulle migrazioni umane, realizzati negli anni ’90, che furono pubblicati su numerose riviste e lo resero famoso in tutto il mondo.

Nel 1998, Salgado e la moglie decisero di ripristinare una parte della Foresta Amazzonica nel territorio della fattoria della famiglia del fotografo. Da questa esperienza i due fondarono l’Instituto Terra, che si occupa proprio di riforestazione.

ANSA

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