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CRONACA NERA

Mustafa Sahin ucciso da Alfonso Porpora, testa dell'uomo decapitato sull'A22 trovata a Sontheim 17 anni dopo

Mustafa Sahin ucciso da Alfonso Porpora nel 2008: trovata la testa in Germania. Il cadavere decapitato fu abbandonato lungo l’autostrada A22

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Diciassette anni dopo il ritrovamento del cadavere decapitato lungo l’autostrada del Brennero, emergono nuovi dettagli sul caso di Mustafa Sahin, 20enne tedesco di origini turche ucciso nel 2008. La testa, mai rinvenuta fino ad oggi, è stata trovata in Germania il 2 luglio, a Sontheim an der Brenz, nel giardino della casa dove viveva il suo assassino, Alfonso Porpora.

Mustafa Sahin ucciso e decapitato: il cold case dell’A22

Come riporta Ansa, il 21 febbraio 2008 il corpo di un uomo senza testa venne ritrovato in uno scatolone sull’autostrada A22, nei pressi di Chiusa, in Alto Adige.

Nessun documento, nessun elemento identificativo: per anni l’identità della vittima è rimasta ignota.

La polizia tedesca ha ritrovato la testa dell’uomo decapitato sull’A22 nel 2008

Solo nel 2025 la procura di Bolzano ha svelato la verità: il corpo era quello di Mustafa Sahin, strangolato e decapitato dal suocero Alfonso Porpora nel garage di casa, a Sontheim, il 13 febbraio 2008.

La confessione di Alfonso Porpora in carcere ha riaperto il caso

Porpora, classe 1964 e di origini siciliane, ha confessato l’omicidio anni dopo, quando si trovava già detenuto nel carcere di Ellwangen, condannato all’ergastolo per altri due omicidi: un altro compagno della figlia e un inquilino 59enne.

L’uomo ha raccontato di aver caricato il corpo del genero in auto e di averlo abbandonato tra Roma e Napoli. Non ha mai spiegato il movente né ammesso di aver tagliato la testa, ma le sue parole hanno riattivato le indagini italiane e tedesche.

Il cranio trovato sotto le lastre di cemento a Sontheim

La svolta definitiva è arrivata da un ritrovamento fortuito. Il nuovo proprietario della casa dove abitava Porpora ha scoperto un cranio sepolto sotto delle lastre di cemento in giardino.

Gli investigatori tedeschi, collegando i dati, hanno ipotizzato si tratti proprio della testa di Mustafa Sahin. Si attende ora il risultato del test del Dna, ma l’ipotesi appare solida. L’omicidio, sin dall’inizio, presentava dettagli inquietanti: il taglio era netto e preciso, e sul corpo non furono trovati segni di lotta.

Identificazione e ricostruzione: i tasselli del delitto

Grazie alla collaborazione tra la polizia tedesca e la squadra mobile di Bolzano, e al riconoscimento da parte della moglie della vittima, figlia di Porpora, il corpo fu identificato mesi fa.

Ora, con il possibile ritrovamento del cranio, il delitto di Mustafa Sahin per mano di Alfonso Porpora sembra definitivamente ricostruito. Resta ancora da chiarire il motivo del gesto.

Secondo indiscrezioni, Porpora non avrebbe mai accettato la relazione tra sua figlia e Sahin, pur avendoli costretti al matrimonio dopo una gravidanza.

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