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Niko Pandetta esce dal carcere di Cagliari, il trapper catanese andrà in una comunità terapeutica

Niko Pandetta ha lasciato il carcere in Sardegna e verrà trasferito in una comunità terapeutica in Calabria, il video sui social: "Sono tornato"

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Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

Niko Pandetta ha lasciato il carcere. A dare la notizia è stato il diretto interessato che su TikTok e Instagram ha pubblicato un video che lo mostra mentre varca il cancello dell’istituto penitenziario di Uta, in Sardegna, accolto dai suoi cari prima di allontanarsi a bordo di un suv. Il trapper catanese non tornerà a casa, ma verrà trasferito presso una comunità terapeutica a Cittanova (Reggio Calabria) su disposizione del Tribunale di Sorveglianza sardo.

Nico Pandetta esce dal carcere

In un video postato su TikTok e Instagram martedì 28 ottobre vediamo Niko Pandetta varcare i cancelli della casa circondariale di Uta, in Sardegna, dopo tre anni. A documentare il momento è lo stesso trapper catanese.

Ad accoglierlo ci sono i sui cari, poi Pandetta sale a bordo di un suv e si allontana. La sua destinazione non è Catania, bensì Cittanova (Reggio Calabria) presso una comunità terapeutica. Così ha deciso il Tribunale di Sorveglianza sardo.

L’istanza di trasferimento era stata presentata dai suoi legali. In calce al video postato sui social Pandetta scrive: “Sono tornato” e in favore di telecamera sussurra: “Libero, finalmente”.

Niko Pandetta era stato arrestato nel 2022 per spaccio. Oggi è difeso dagli avvocati Salvo PaceMaria Chiaramonte, che raggiunti da La Sicilia hanno confermato la notizia della sua uscita dal carcere.

L’arresto

Come anticipato, Niko Pandetta era stato arrestato nel 2022 a Milano. La Cassazione aveva reso definitiva la condanna a 4 anni e 5 mesi per spaccio e aveva confermato i reati di evasione. Il trapper catanese era stato trasferito presso il carcere di Opera per poi ottenere il trasferimento all’istituto penitenziario di Siracusa.

Mentre si trovava al carcere di Rossano, in Calabria, era scoppiato lo scandalo dei cellulari in cella, per questo era stato successivamente trasferito in Sardegna.

Il caso del cellulare in cella

Il caso scoppiò quando Baby Gang collega trapper e amico di Pandetta, il 1° maggio 2025, mentre si trovava sul palco del One Day Music Festival di Catania fece partire una presunta videochiamata con il condannato.

Il gesto era costato a Baby Gang un’indagine per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti e aveva fatto scattare le perquisizioni in carcere su richiesta della Procura di Catania. Gli agenti avevano rinvenuto, in effetti, un telefonino all’interno della cella del cantante siciliano. Per il momento non è dato sapere se quella videochiamata fosse registrata o in diretta.

La possibilità di riprendere a cantare

L’avvocato Riccardo Floris, che assiste Niko Pandetta dal momento della sua detenzione in Sardegna, ha riferito a La Sicilia: “Chiederemo al tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria che possa riprendere la sua attività professionale di cantautore“.

Floris ha ricordato che “l’obiettivo della comunità è la risocializzazione dell’individuo e il lavoro è un’attività di valore sociale”.

IPA

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