Baby Gang indagato per la telefonata al detenuto Niko Pandetta, sequestrato il cellulare del rapper
Il trapper Baby Gang è stato indagato per la telefonata sul palco al detenuto Niko Pandetta: al cantante è stato anche sequestrato il telefono
Potrebbe costare cara a Baby Gang la “trovata” della (presunta) telefonata al detenuto Niko Pandetta durante un’esibizione sul palco. La Procura di Catania ha indagato il rapper Zaccaria Mouhib (vero nome di Baby Gang). Al cantante è stato anche sequestrato il telefono cellulare.
- Baby Gang e la telefonata a Niko Pandetta in carcere
- Baby Gang indagato dalla Procura di Catania
- Chi è Baby Gang
- Chi è Niko Pandetta
Baby Gang e la telefonata a Niko Pandetta in carcere
Lo scorso 1° maggio, in occasione dell’One Day Music Festival a Catania, prima di esibirsi con la canzone “Italiano” (scritta proprio con Niko Pandetta) Baby Gang ha fatto vedere un video sul suo smartphone che mostrava una presunta videochiamata con il cantante e nipote dello storico capomafia Turi Cappello, detenuto in carcere in Calabria dall’ottobre del 2024 per spaccio di sostanze stupefacenti.
“È mio fratello, un c… di casino per Niko Pandetta”, ha detto sul palco Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, mostrando il telefonino in cui si è visto il volto di Pandetta. Diversi presenti hanno immortalato la scena e pubblicato sui social network i video, diventati ben presto virali. Allo stato attuale, non è ancora chiaro se la videochiamata fosse in diretta o registrata o se fosse un vecchio video memorizzato.
Fonte foto: ANSA
Baby Gang.
Baby Gang indagato dalla Procura di Catania
Come riportato dall’agenzia ANSA, la Procura di Catania ha indagato il 24enne Zaccaria Mouhib per concorso per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, aggravato dal fatto di aver favorito la mafia, e per aver violato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale (che gli impediva di essere presente a Catania).
Durante una perquisizione eseguita il 3 maggio nella cella del carcere di Rossano Calabro, dove Niko Pandetta è detenuto, la polizia penitenziaria aveva trovato e sequestrato un telefonino. Per questo motivo, Pandetta era stato indagato per accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti.
La squadra mobile ha ora eseguito a Calolziocorte (Lecco) un decreto di perquisizione e ha sequestrato lo smartphone di Baby Gang, che nei prossimi giorni sarà sottoposto ad accertamenti forensi.
Al cantante indagato la polizia ha anche notificato un foglio di via obbligatorio emesso dal Questore di Catania, che gli vieta di far rientro nel capoluogo etneo per quattro anni.
Chi è Baby Gang
Zaccaria Mouhib, 24 anni, vero nome di Baby Gang, è un trapper con centinaia di migliaia di follower e ai vertici delle classifiche. Negli ultimi anni è stato anche protagonista delle cronache giudiziarie.
Lo scorso marzo la Cassazione ha confermato per Baby Gang una pena di 2 anni 9 mesi e 10 giorni nel processo sulla sparatoria che si è verificata tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville a Milano, nei pressi di corso Como, in cui restarono feriti due senegalesi.
Il 9 luglio del 2024 la Corte d’Appello di Milano aveva ridotto la condanna da 5 anni e 2 mesi in abbreviato a 2 anni 9 mesi e 10 giorni. Per Zaccaria Mouhib, accusato di rissa, lesioni e detenzione di arma clandestina, era stata cancellata “per non aver commesso il fatto” l’accusa di rapina (relativa a un borsello preso ai due feriti).
Chi è Niko Pandetta
Niko Pandetta è nato nel 1991 a Catania, nel quartiere Cibali. Il suo vero nome è Vincenzo ed è il nipote dello storico capomafia Turi Cappello, al quale ha anche dedicato una canzone.
Dopo che si era reso irreperibile dopo una sentenza definitiva a 4 anni e 5 mesi per spaccio ed evasione, Pandetta è stato arrestato il 19 ottobre 2022 a Milano.
Attualmente, il cantante (passato dalla musica neomelodica alla trap) è detenuto nel carcere di Rossano Calabro.
