Omicidio Santo Romano, polemiche per il messaggio social del killer condannato a 18 anni: bufera sul 17enne
Dopo la condanna a 18 anni e 8 mesi per omicidio, sul profilo social del killer di Santo Romano è comparsa una provocazione: cosa ha scritto
Dopo la condanna per l’omicidio di Santo Romano, la beffa. Una sfida, o provocazione, che arriva direttamente dal profilo social del 17enne ora in carcere dopo il processo di primo grado che ha disposto per lui la reclusione a 18 anni e 8 mesi. Il condannato, infatti, ha postato una sua foto sui social con un messaggio che non lascia spazio a dubbi: “18 anni e 8 mesi me li faccio seduti sul cesso“, con l’aggiunta delle emoji di un bacio e un dito medio.
- Il messaggio del killer dopo la condanna
- La spiegazione dell'avvocato dell'omicida
- L'omicidio di Santo Romano
Il messaggio del killer dopo la condanna
Una foto in sella uno scooter, la testa alta e un messaggio inequivocabile: “18 anni e 8 mesi me li faccio seduti sul cesso”, parole accompagnate a due emoji, una con un bacio e l’altra con un dito medio. A postare questo contenuto è nient’altro che il killer di Santo Romano, condannato a 18 anni e 8 mesi con rito abbreviato alla fine del processo di primo grado.
A denunciare questo atteggiamento è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli sulla sua pagina Facebook, dopo aver ricevuto la segnalazione dagli stessi genitori di Santo Romano.
“Oramai scherniscono le istituzioni e i familiari delle vittime pubblicamente”, ha affermato Borrelli come riporta il Corriere della Sera. Il parlamentare sottolinea la “mancanza totale di rispetto per i familiari della vittima e di pentimento per l’atto commesso”.
“Siamo nella direzione sbagliata per contrastare questi fenomeni criminali e ottenere vera giustizia”, conclude Borrelli.
La spiegazione dell’avvocato dell’omicida
Contattato dal Corriere della Sera, l’avvocato del 17enne spiega che la famiglia del condannato non avrebbe nulla a che fare con il messaggio pubblicato: “Il mio assistito è detenuto e non ha accesso a Internet“, spiega il legale, che aggiunge: “Molti profili social fake sono stati aperti con il nome del 17enne”.
La stessa cosa, aggiunge, avverrebbe “con il nome e la foto di Santo Romano”. “La frase insulsa che si legge sotto la foto non ha senso. Diciotto anni non sono pochi per chi deve scontarli”, conclude l’avvocato.
L’omicidio di Santo Romano
La tragedia si consumò nella notte tra l’1 e il 2 novembre 2024. Santo Romano, 19 anni, si trovava a San Sebastiano al Vesuvio (Napoli) insieme ad alcuni amici, quando uno di essi urtò per sbaglio la scarpa del 17enne, sporcandola.
Tra gli amici di Santo Romano e il 17enne nacque una colluttazione che il 19enne tentò di sedare, invano: il minorenne salì a bordo della macchina e prese una pistola che puntò contro i ragazzi, sparando e ferendo a morte Santo Romano. Lunedì 28 aprile 2025 il killer è stato condannato a 18 anni e 8 mesi con rito abbreviato.