Operai morti a Napoli per il crollo dell'impalcatura, il racconto del testimone: "Boato, poi sono caduti"
"Abbiamo sentito un boato infernale", il racconto di un residente dopo la tragedia nel cantiere a Napoli. Morti tre operai, indagini in corso
“Abbiamo sentito un boato infernale”, racconta chi ha assistito alla scena. A Napoli, tre operai sono morti precipitando da un montacarichi in un cantiere. Lavoravano su un palazzo di sei piani nel quartiere Vomero. La Procura ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause del crollo. Le famiglie chiedono giustizia. Chi ha assisto alla scena intanto racconta la tragedia vista da vicino.
Operai morti a Napoli, parla il testimone
“La signora al piano di sopra strillava e piangeva. L’abbiamo raggiunta su e, affacciandoci dal balcone, abbiamo visto quello che era successo”. A parlare è Ciro Caiazzo, residente nello stabile dove è avvenuto l’incidente.
Come riporta Repubblica, è stato lui con altri vicini, a osservare da sopra la scena che si presentava in strada: tre corpi sull’asfalto e un’impalcatura accartocciata.
Il cantiere di Napoli dove sono morti i tre operai
Secondo Caiazzo, i tre operai “stavano lavorando da una decina di giorni” a interventi di manutenzione condominiale sul terrazzo.
“Li vedevamo spesso fare colazione al bar vicino. Erano tutti napoletani, due di loro avevano meno di 50 anni. È una tragedia assurda, speriamo si accerti presto la verità”.
Il crollo dell’impalcatura: le indagini
Il crollo è avvenuto intorno alle 9:30 del 25 luglio in via San Giacomo dei Capri, al Vomero. Stando alle prime ricostruzioni, il montacarichi mobile sarebbe precipitato per la rottura di un perno.
Gli operai stavano trasportando materiale impermeabilizzante per il tetto quando sono caduti da un’altezza di circa 20 metri.
Le indagini sono in corso, la Procura di Napoli ha disposto un sopralluogo immediato. Sul posto la Polizia Scientifica, l’ispettorato del lavoro e i magistrati Antonio Ricci e Stella Castaldo. I rilievi dovranno chiarire se ci siano state negligenze nella sicurezza.
Le reazioni
Intanto, si moltiplicano le reazioni. Il ministro del Lavoro Marina Calderone ha dichiarato: “Sono addolorata. Sul posto ci sono già gli ispettori e i carabinieri. Sulla sicurezza il nostro impegno resta totale. Il mio cordoglio va alle famiglie”.
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, parla di “giorno di dolore” e invita a non rassegnarsi: “Servono più controlli, più sicurezza, più formazione. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario”.
Duro anche il cardinale di Napoli, monsignor Domenico Battaglia: “È inaccettabile morire non sul lavoro, ma di lavoro. Il lavoro non può diventare una condanna, un rischio mortale”.
La Filca-Cisl ha annunciato che si costituirà parte civile: “Ci sono tre famiglie che non vedranno più tornare a casa i propri cari. È un dolore grandissimo. Assicuriamo pieno supporto ai familiari”.