Possibile aurora boreale in Italia per la forte tempesta solare, quando si potrà vedere nei nostri cieli
A causa di una forte tempesta solare, l'aurora boreale potrebbe essere visibile dall'Italia: ecco quando e in quali condizioni
Una recente tempesta solare di classe tra G3 e G4 potrebbe portare a un’aurora boreale rilevabile anche in Italia nelle prossime ore. Il fenomeno, se osservabile, potrà essere visibile nei cieli italiani tra le 23 del 1° giugno e le ore 3 del 2 giugno. Non ci dovrebbero esserci rischi per la salute, ma l’attenzione degli studiosi resta alta, soprattutto per i soggetti a rischio e i portatori di dispositivi impiantabili.
- Aurora boreale, gli effetti della tempesta solare
- Quando osservare l’aurora boreale in Italia
- Nessun pericolo per la salute
Aurora boreale, gli effetti della tempesta solare
Nelle scorse ore, il Sole ha rilasciato una potente espulsione di massa coronale, con grande rilascio di energia: ha dunque proiettato particelle cariche direttamente verso la Terra.
Questo evento ha causato una tempesta geomagnetica di classe tra G3 e G4, ovvero di intensità moderata. E, secondo gli studiosi, una G3 può potrebbe portare ad una aurora boreale visibile anche a latitudini insolite.
Il fenomeno potrebbe essere visibile anche in alcune aree in Italia
Secondo i modelli elaborati dalla NASA, l’impatto con la magnetosfera terrestre è previsto per la notte del 1° giugno.
Quando osservare l’aurora boreale in Italia
In caso di condizioni favorevoli, quindi, l’aurora boreale potrebbe essere visibile anche in alcune zone dell’Italia. Il momento migliore per l’osservazione è tra le 23 del 1° giugno e le ore 3 del 2 giugno.
Per osservare il fenomeno, è consigliabile recarsi in un luogo buio, lontano dalle luci artificiali, meglio se in collina o montagna.
Ma attenzione, perché non è detto che l’aurora boreale sia realmente visibile.
Infatti, non sempre una tempesta solare genera automaticamente un’aurora visibile.
Nessun pericolo per la salute
In generale, le tempeste solari non rappresentano un pericolo diretto per la salute umana: l’atmosfera e la magnetosfera terrestre, infatti, sono in grado di proteggere.
In ogni caso Giovanni Ghirga, medico e membro del Comitato scientifico di ISDE, intervistato RaiNews ha sottolineato che ci potrebbero presentarsi “effetti biologici indiretti”, soprattutto su persone vulnerabili e “pazienti con dispositivi impiantabili”.
Pur in assenza di reali rischi per la popolazione, quindi, l’attenzione degli studiosi resta alta e prevede un monitoraggio in tempo reale da parte di Nasa, Noaa e agenzie scientifiche.