Svuotava i conti dei turisti con un pos pirata, donna arrestata. Ecco come difendersi dalla truffa
Una 36enne peruviana, arrestata a Sorrento, aveva preso di mira una turista con la truffa del pos pirata
Utilizzando un pos portatile riusciva a svuotare i conti dei turisti. Una donna peruviana di 36 anni è stata arrestata dai carabinieri a Sorrento. Secondo quanto accertato dalle forze dell’ordine, avvicinando il pos “pirata” alla borsa di una turista americana la donna era riuscita a prelevare 9.400 dollari.
- Pos pirata, donna arrestata a Sorrento
- Turista americana derubata di 9.400 euro
- Come difendersi dalla truffa del pos pirata
Pos pirata, donna arrestata a Sorrento
Il modus operandi di questo tipo di truffa, definita orma come un “borseggio 2.0”, è ormai noto. Sono tanti i video online che mostrano il truffatore che si avvicina alle vittime e avvicina il pos portatile alle borse, in modo da sfruttare il pagamento contactless per prosciugare i conti correnti.
La 36enne peruviana è stata fermata a Sorrento, ma i carabinieri la tenevano d’occhio per altri colpi messi a segno in altre città italiane.
Un pagamento contactless
Turista americana derubata di 9.400 euro
L’ultimo colpo documentato è quello ai danni di una turista americana a Roma, lo scorso 28 aprile. In quell’occasione la 36enne aveva preso di mira una turista all’interno del negozio Rinascente di via del Tritone.
Il colpo è stato documentato dalle telecamere della videosorveglianza, che hanno mostrato la truffatrice mentre seguiva la turista e, senza farsi notare, attivava il pos per prelevare 9.400 euro. Proprio grazie a queste immagini, i carabinieri della stazione di San Lorenzo in Lucina, nel centro di Roma, l’avevano rintracciata e denunciata per utilizzo indebito di strumenti di pagamento. Ma la 36enne si era poi spostata in altre zone d’Italia a caccia di altri turisti da derubare.
A Sorrento è stata bloccata per aver rubato una banconota da 100 euro dalla cassa di un bar del centro. Una volta identificata, sono emersi i precedenti a suo carico.
Come difendersi dalla truffa del pos pirata
Come spiegato dai carabinieri, questa tipologia di truffatori prende di mira principalmente turisti statunitensi, perché usano carte di credito che non richiedono l’uso del pin anche somme importanti.
Con gli europei, invece, procedono per tentativi e iniziano con un microprelievo, se va a buon fine proseguono. Difendersi dal pickpocketing digitale è semplice. Per prima cosa è bene dotarsi di un portafoglio schermato, chiamato RFID o NFC blocker, che impedisce alle onde radio di raggiungere le carte contactless.
L’altra opzione è usare delle carte schermanti, che si possono mettere vicino alla carta di credito vera e propria. Il modo più sicuro per difendersi è disattivare l’NFC quando non si utilizza, e in linea generale impostare dei limiti di spesa bassi per le transazioni contactless.