Genova, provano a comprare scarpe con cinque carte carte di credito rubate: beccati alla cassa

Due giovani arrestati a Genova per uso illecito di carte di credito rubate. Refurtiva restituita, altro arresto per spaccio e furto in zona Cornigliano.

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Fermati due giovani pregiudicati per utilizzo indebito di carte di credito dopo aver tentato di acquistare scarpe con 5 carte di credito rubate. L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri presso un esercizio commerciale della Fiumare, a Genova, dove i due sono stati bloccati dalla Polizia di Stato. L’intervento è stato reso necessario dalle segnalazioni dei dipendenti del negozio, insospettiti dai tentativi di pagamento frazionati. Le indagini hanno permesso di restituire la refurtiva al legittimo proprietario e di arrestare i responsabili.

La fonte della notizia

Secondo quanto si legge sul sito della Polizia di Stato, l’operazione è stata condotta dagli agenti del Commissariato di Cornigliano, che hanno agito tempestivamente dopo la chiamata dei dipendenti dell’esercizio commerciale. I due giovani, un ventenne belga e un ventisettenne algerino, entrambi già noti alle forze dell’ordine, sono stati arrestati per utilizzo indebito di carte di credito.

L’intervento della Polizia: i fatti nel dettaglio

Ieri pomeriggio, all’interno di un negozio della zona commerciale della Fiumare, due giovani hanno attirato l’attenzione del personale per il loro comportamento sospetto. Dopo aver scelto un paio di scarpe, si sono diretti alle casse e hanno chiesto di poter pagare l’importo di 200 euro suddividendolo su quattro carte diverse, ciascuna per 50 euro. Giunti alla quarta transazione, il POS ha rifiutato il pagamento. Il ventisettenne ha quindi tentato di utilizzare altre carte: una bloccata dal PIN, un’altra respinta per credito insufficiente, e infine una carta Bancomat per concludere l’acquisto.

L’arrivo degli agenti e la scoperta delle carte rubate

Il comportamento dei due ha insospettito i dipendenti, che hanno prontamente contattato la Polizia. Gli agenti, giunti rapidamente sul posto, hanno fermato i due giovani e li hanno perquisiti. Il ventenne belga è stato trovato in possesso di una carta di credito e 670 euro in contanti, mentre il ventisettenne algerino aveva con sé una carta di credito e 665 euro in contanti. Sono state inoltre recuperate le altre tre carte di credito utilizzate nel tentativo di acquisto.

La denuncia e la restituzione della refurtiva

Poco dopo l’intervento, nel negozio è arrivato un cittadino di Novara, che ha riferito agli agenti che, intorno alle 18.00 in via Cantore, era stata rubata dal furgone del padre una borsa contenente 5 carte di credito intestate a familiari e 1.400 euro in contanti. L’uomo ha spiegato di essersi precipitato alla Fiumare dopo che il padre aveva ricevuto sul cellulare diverse notifiche di pagamenti effettuati proprio nel negozio dove erano state acquistate le scarpe. Gli agenti hanno così potuto restituire le carte e il denaro al legittimo proprietario.

Gli arresti e il procedimento giudiziario

Dopo aver recuperato la refurtiva, la Polizia ha accompagnato i due giovani in Questura. Per entrambi è stato disposto l’arresto con l’accusa di utilizzo indebito di carte di credito. È stata fissata per la mattina successiva la direttissima, durante la quale i due dovranno rispondere delle accuse davanti al giudice.

Un secondo intervento in zona Cornigliano

Come indicato dal portale ufficiale della Polizia di Stato, sempre nella zona di Cornigliano, nella mattinata precedente, gli agenti del Commissariato hanno effettuato un controllo su una moto in via Reta. A bordo del mezzo viaggiavano due uomini. Durante l’identificazione, è emerso che uno dei due, un trentenne cileno, risultava destinatario di un provvedimento di cattura per esecuzione della carcerazione e ripristino dell’ordine emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Genova. L’uomo era ricercato per cumulo di pene relative a spaccio, furto ed evasione.

L’esito del controllo e la custodia cautelare

L’uomo è stato quindi associato presso il carcere di Marassi, dove dovrà scontare le pene residue. L’operazione si inserisce nell’ambito dei controlli di routine effettuati dalle forze dell’ordine per garantire la sicurezza nella zona di Cornigliano e contrastare i fenomeni di criminalità diffusa.

Presunzione di innocenza

Si ricorda che, come previsto dalla legge, per tutti gli indagati vige la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.

Il contesto: sicurezza e prevenzione a Genova

Le operazioni condotte nelle ultime ore testimoniano l’impegno costante della Polizia di Stato nel contrasto ai reati contro il patrimonio e nella prevenzione di episodi di furto e utilizzo indebito di carte di credito. La collaborazione tra cittadini e forze dell’ordine si è rivelata ancora una volta fondamentale per il buon esito degli interventi.

Conclusioni

Gli arresti effettuati e la restituzione della refurtiva rappresentano un segnale importante per la comunità locale, che può contare su un presidio costante delle forze dell’ordine. La zona di Genova resta sotto stretta osservazione, con controlli mirati e interventi tempestivi per garantire la sicurezza dei cittadini.

Polizia repertorio IPA

Il presente articolo è stato redatto con l’ausilio di sistemi di intelligenza artificiale e con una successiva verifica e valutazione umana.