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Aereo ultraleggero caduto a Brescia, la Procura chiama un perito per le indagini: "Volava sempre più basso"

Proseguono le indagini sull'aereo ultraleggero caduto a Brescia in strada tra le automobili: la Procura ha chiesto il parere di un perito

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Stefano D'Alessio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista. Laureato in Comunicazione, per anni si è occupato di sport e spettacolo. Scrive anche di attualità, cronaca e politica. Ha collaborato con importanti testate e programmi radio e tv, a livello nazionale e locale.

Sul caso dell’aereo ultraleggero caduto tra le auto a Brescia, la Procura ha chiesto un parere a un perito per le indagini sui resti del velivolo. Gli accertamenti riguardano anche la manutenzione e le revisioni dell’aereo che, stando al racconto di un testimone, “volava sempre più basso” prima di avvitarsi su se stesso e impattare a terra.

Le indagini della Procura sull’aereo ultraleggero caduto a Brescia

La Procura titolare del fascicolo aperto contro ignoti sul caso dell’aereo ultraleggero caduto a Brescia, come riportato dal Corriere della Sera, ha chiesto un parere a un rappresentante dell’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo per visionare i resti del velivolo e riferirese sia possibile disporre una consulenza tecnica che possa chiarire le cause della tragedia.

Ciò che resta del Promecc Freccia Rg della Aerospace realizzato in fibra di carbonio precipitato martedì sono frammenti più o meno carbonizzati di carlinga, piani di coda e supporti strutturali. Assente la scatola nera, che per questo tipo di aerei non è prevista.

L’intervento dei vigili del fuoco dopo l’incidente aereo a Brescia.

La Procura sta indagando anche sullo stato di manutenzione del velivolo e sulle revisioni fatte.

La dinamica dell’incidente aereo a Brescia

Nel video dell’incidente aereo di Brescia è possibile udire il rumore forte del motore e poi l’avvitamento strettissimo su se stesso del velivolo da cui, a poche decine di metri da terra, viene espulso il paracadute (su azione manuale), che si apre. Non servirà.

Al momento dell’impatto con l’asfalto, l’ultraleggero esplode, trasformandosi in una palla infuocata. Per miracolo vengono solo sfiorate dai detriti un’auto che passa quasi contemporaneamente allo schianto (e a cui viene tranciato lo specchietto e danneggiati paraurti anteriore e fanale) e un furgoncino.

A bordo erano presenti Sergio Ravaglia, 75 anni, e la compagna Anna Maria De Stefano, 50. Entrambi sono morti sul colpo.

La testimonianza sull’aereo ultraleggero caduto a Brescia

Il Corriere della Sera riporta una testimonianza sull’aereo ultraleggero caduto a Brescia:

“È arrivato da destra, credo dopo aver virato. Voleva sempre più basso. Proprio sopra la ex tangenziale è come se il pilota avesse perso il controllo: l’aereo, evidentemente in stallo, si è avvitato su se stesso ed è precipitato perpendicolare alla strada”.

ANSA

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