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Al ristorante di Ponza pranzo da 923 euro, 4 turisti minacciano di chiamare la Guardia di Finanza per il conto

Turisti a Ponza contestano lo scontrino da quasi 1000 euro dopo una cena al ristorante. Le parole del gestore e il giallo Guardia di Finanza

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Mariaclaudia Catalano

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista dal 2012. Laureata in Lettere Moderne con esperienze sul web, in radio e tv nazionali. Appassionata di cronaca e politica

Questa estate torna la viralità social dei conti troppo salati. È accaduto in un ristorante di Ponza dove un gruppo di turisti ha contestato lo scontrino da quasi mille euro e avrebbe chiesto l’intervento della Guardia di Finanza. Nulla di strano nel conto replica il gestore del locale.

Ponza conto salato, cosa hanno ordinato i turisti

La serata al centro delle polemiche risale a sabato 5 luglio, i contestatori avevano scelto il ristorante Il Rifugio dei Naviganti in zona Sant’Antonio della rinomata isola di Ponza. Avrebbero preso un antipasto, quattro primi, acqua e vino. Il conto totale è stato di 923 euro con un prezzo a persona di 225 euro.

A far salire lo scontrino della serata al ristorante sono stati gli scialatielli all’aragosta che per quattro persone sono costati 759 euro innaffiati da un biancolella delle cantine Migliaccio per la cifra di 120 euro. In sostanza ogni primo scelto è costato 190 euro.

Isola di Ponza, in provincia di Latina, dove si trova il ristorante Il Rifugio dei Naviganti

Il giallo della Guardia di Finanza al ristorante

A Ponza si vocifera che erano turisti non isolani e che avrebbero chiesto l’intervento della Guardia di Finanza. Il comando delle Fiamme Gialle di Latina non ha però confermato che ci sia al momento una denuncia in merito alla vicenda.

Anche al sindaco Franco Ambrosino non risultano lamentele per i prezzi dei ristoranti.

La replica del ristoratore

A La Repubblica, che ha riportato la vicenda, Mario Coppa che gestisce il ristorante Il Rifugio dei Naviganti ha spiegato che nel conto diventato virale non c’è nulla di strano e che “i prezzi sono questi”. L’aragosta costa 230 euro al kg e una volta mostrata al tavolo i clienti in questione hanno scelto quella da 825 grammi.

L’imprenditore ha anche sottolineato che mostrano sempre l’etichetta con il peso. Conferma la contestazione di uno scontrino da parte di un tavolo di clienti di Latina e ha aggiunto di aver fatto uno sconto per placare le polemiche. Il ristoratore ha inoltre chiarito che nel suo locale ci sono anche piatti da 15-20 euro e che loro sono famosi per l’aragosta che è noto sia costosa.

Poi il rammarico “se potessi ad agosto chiuderei” ha affermato Mario Coppa perché c’è una tipologia di turista che probabilmente non è sempre piacevole da affrontare “cerchiamo anche di individuare le persone che possono permettersi l’aragosta, spesso però non ci riescono”.

Quanto costa un’aragosta

L’aragosta è da sempre un alimento considerato di lusso. Il prezzo medio si aggira tra i 50 e i 70 euro anche se ci sono alcune tipologie che possono superare abbondantemente questa cifra.

Il motivo che rende l’aragosta così costosa è dovuto al rapporto tra la sua rarità e la forte domanda ma soprattutto per le difficili tecniche di pesca che sono necessarie per pescarla.

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