Chi è lo chef Simone Nardoni del ristorante Essenza a Terracina, aveva ricevuto la stella Michelin nel 2021
Lo chef Simone Nardoni aveva aperto il ristorante Essenza nel 2011 a Pontinia, per poi spostarlo a Terracina anni dopo. Si indaga sulle cause del crollo
Dalla stella Michelin alla notte in cui è crollato il tetto del ristorante, per cause ancora da accertare. Simone Nardoni è lo chef del ristorante Essenza di Terracina. La sua collega Mara Severin, sommelier di 31 anni, è morta nel crollo. Nardoni aveva aperto Essenza nel 2011, a soli 24 anni, a Pontinia, piccolo comune dell’Agro Pontino. Nel 2019 la scelta di spostare la sede a Terracina.
Chi è lo chef Simone Nardoni
Simone Nardoni, classe 1987, è originario di Sezze. La stella Michelin per Essenza è arrivata nel 2020, e confermata anno dopo anno.
Dopo brevi esperienze in Norvegia e in Alto Adige, la scelta coraggiosa di tornare nel Lazio per lavorare nella ristorazione d’élite è stata dunque premiata.
La prima sfida importante per Essenza, condivisa con tutti gli altri ristoranti d’Italia, è stata quella di sopravvivere alla crisi economica derivata dal lockdown durante la pandemia.
Alla stella Michelin si sono poi aggiunti anche altri riconoscimenti. Uno fra tutti: il bollino Travellers’ Choice di Tripadvisor arrivato nel 2024.
La cucina del ristorante Essenza
La filosofia gastronomica di Nardoni è chiara fin dal nome del ristorante: Essenza. Si tratta di una cucina che punta alla purezza del prodotto, che rifiuta le sovrastrutture per tornare all’anima degli ingredienti.
Con una forte impronta personale, Simone Nardoni rilegge le ricette dell’infanzia in chiave contemporanea. Ne è simbolo la sua “Panzanella di Bufala”, piatto evocativo, fatto di bufala affumicata in casa, pomodoro estratto da datterini e sorbetto al peperone grigliato, come si legge su Italiasquisita.
“Mi ispiro alla cucina classica francese che interpreto in una versione più leggera e contemporanea”, ha raccontato Nardoni a Food and wine Italia.
Lo chef mantiene un forte legame con il territorio laziale: il pescato locale è protagonista, insieme a carni di agnello e anatra, fra le altre. Il menu rompe gli schemi tradizionali: niente antipasto-primo-secondo, ma percorsi liberi che raccontano tecnica, creatività e memoria.
La sommelier Mara Severin
La Cave, la stanza delle degustazioni era stata ideata e curata da Mara Severin. In Essenza il vino è parte integrante dell’esperienza: con oltre 850 etichette in carta, Mara aveva costruito una selezione inclusiva, raffinata, lontana dalle mode, ma centrata sulla qualità delle cantine.
Con Mara, Simone condivideva un legame professionale e umano. Lei era in sala quella sera, per lavorare come ogni giorno da dieci anni.
Ora il ristorante è chiuso, sotto sequestro. L’indagine della Procura di Latina per accertare le cause del crollo del ristorante Essenza è in corso.
