Attivisti pro Pal bloccano incontro con Emanuele Fiano all'università di Venezia: "Come mio padre nel '38"
Attivisti pro Palestina all'Università Ca' Foscari di Venezia hanno bloccato un incontro con Emanuele Fiano
“Fuori i sionisti dall’università”. Con questo slogan un gruppo di attivisti pro Palestina ha interrotto e di fatto impedito un incontro all’Università Ca’ Foscari di Venezia a cui partecipava l’ex parlamentare del Pd Emanuele Fiano. Presidente di un’associazione che sostiene la cosiddetta “soluzione dei due stati”, Fiano era stato invitato a un dibattito sulle prospettive di pace in Medio Oriente. “L’ultima volta che hanno espulso un Fiano da un luogo di studio è stato nel ’38, con mio padre”, ha detto il politico, figlio di un sopravvissuto all’Olocausto.
- Pro Pal zittiscono Emanuele Fiano a Venezia
- Fiano: "Come mio padre nel '38"
- Chi era Nedo Fiano, sopravvissuto all'Olocausto
Pro Pal zittiscono Emanuele Fiano a Venezia
Nel pomeriggio di ieri, lunedì 27 ottobre, alcuni attivisti pro Palestina ha impedito a Emanuele Fiano di parlare a un incontro sul Medio Oriente all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Lo riporta Ansa.
Fiano era stato invitato in quanto presidente di “Sinistra per Israele-Due Popoli due Stati”, associazione che sostiene la cosiddetta “soluzione dei due stati” per Israele e Palestina.
Circa una quarantina di militanti del Fronte della gioventù comunista e di alcuni collettivi universitari hanno interrotto l’incontro con slogan e cori, impedendo all’ex parlamentare Pd di parlare.
La manifestazione di protesta era stata annunciata nei giorni scorsi, tanto che gli organizzatori avevano poi spostato la sede del dibattito, incentrato sulle prospettive di pace in Medio Oriente.
Fiano ha detto che poco dopo l’inizio dell’incontro gli attivisti sono entrato nell’aula con cartelli e urlando lo slogan “Fuori i sionisti dalle università“. Ha provato a continuare, senza riuscirci, e l’incontro è stato poi interrotto.
Fiano: “Come mio padre nel ’38”
“Ho provato in tutti i modi a continuare, ma hanno continuato a parlare e a dire su di me falsità. Il principio fascista che hanno loro in mente è che chi non ha idee come le loro non deve parlare”, ha detto Emanuele Fiano all’Ansa.
“Sono scioccato. L’ultima volta che hanno espulso un Fiano da un luogo di studio è stato nel ’38, con mio padre“, ha aggiunto.
“Vivo sotto scorta da 15 anni e quello che ho provato non è stata paura fisica, ma un turbamento destabilizzante perché impedire a qualcuno di parlare è l’inizio di una strada che porta alla violenza”, ha detto ancora Fiano al Corriere della Sera.
Chi era Nedo Fiano, sopravvissuto all’Olocausto
Emanuele Fiano è figlio di Nedo Fiano, uno dei testimoni italiani dell’Olocausto, sopravvissuto al campo di sterminio nazista di Auschwitz.
Nato nell’aprile 1925, di religione ebraica, viveva a Firenze quando vennero promulgate le leggi razziali fasciste.
Venne arrestato il 6 febbraio 1944 dalla polizia fascista e deportato ad Auschwitz con tutta la sua famiglia.
Venne liberato a Buchenwald, dove era stato trasferito alla fine della guerra. Fu l’unico superstite della sua famiglia.
Come Liliana Segre, nel corso degli anni ha portato la sua testimonianza in giro per l’Italia, soprattutto nelle scuole. Nel 2003 ha pubblicato un libro sulla sua esperienza nei campi di sterminio nazisti: A 5405. Il coraggio di vivere.
Nedo Fiano è morto il 19 dicembre 2020 all’età di 95 anni.