Aurora Maniscalco, il padre accusa il fidanzato e mostra i messaggi: "Ci sono state liti e botte"
La famiglia di Aurora Maniscalco chiede chiarezza: i dubbi del padre sulle liti col fidanzato e sul messaggio inviato dopo la morte della giovane a Vienna
La famiglia di Aurora Maniscalco chiede che sia fatta chiarezza sulla morte della giovane hostess, avvenuta lo scorso 21 giugno a Vienna. Stando ai dettagli fornito del padre della 24enne a Morning News, lei e il fidanzato Elio Bargione avrebbero litigato più volte, arrivando alla violenza fisica. Non convince, inoltre, il messaggio inviato dal 27enne al padre di Aurora a dieci ore dall’accaduto.
- Aurora Maniscalco: la salma è arrivata a Palermo
- Il padre della vittima: “Ci sono state liti e botte”
- Il messaggio inviato al padre: “Avrei bisogno di parlarti il prima possibile”
Aurora Maniscalco: la salma è arrivata a Palermo
Nel corso della puntata di Morning News del 9 luglio si è tornati a parlare di Aurora Maniscalco. La salma della giovane hostess morta a Vienna è infatti arrivata a Palermo, dove verrà svolta l’autopsia.
Le autorità austriache non hanno creduto alla versione sostenuta dai familiari della vittima, che rifiutano l’ipotesi del suicidio, mentre la magistratura di Palermo vuole approfondire. Per questo, nella giornata del 9 luglio sarà conferito l’incarico ai periti che dovranno eseguire l’autopsia sul corpo di Maniscalco.
Mentre il fidanzato della giovane hostess, Elio Bargione, è attualmente indagato per istigazione al suicidio, emergono nuovi dettagli problematici sulla relazione tra i due.
Il padre di Aurora ha raccontato ai microfoni del talk show di diverse liti, durante le quali entrambi i ragazzi sarebbero aggrediti fisicamente a vicenda.
Il padre della vittima: “Ci sono state liti e botte”
Stando alla ricostruzione di Elio Bargione, dopo una lite la ragazza lo avrebbe schiaffeggiato due volte.
Successivamente, avrebbe chiuso la porta, si sarebbe diretta al balcone, per poi lanciarsi dal terzo piano dell’abitazione che, a Vienna, condivideva con il fidanzato. E il giovane afferma di non aver potuto fare nulla per aiutarla.
Il padre di Aurora Maniscalco non è però convinto da queste dichiarazioni.
“Quando arrivai a Vienna e parlai con il ragazzo, non aveva parlato di schiaffi”, ha riportato l’uomo a Morning News, sottolineando inoltre che il giovane non avrebbe citato neppure il dettaglio della porta chiusa.
Il padre di Maniscalco ha inoltre riportato il dettaglio delle frequenti liti tra i due.
“C’erano state delle liti con delle botte e con altre situazioni non piacevoli”, ha affermato l’uomo, “Pure a vicenda se le sono date, ci sono state tante discussioni. Si erano lasciati un paio di mesi fa, però penso che mia figlia era innamorata”.
Il messaggio inviato al padre: “Avrei bisogno di parlarti il prima possibile”
A Morning News, infine, è intervenuto anche il legale della famiglia Maniscalco. L’avvocato è stato chiamato a esprimersi in merito al messaggio che Elio Bargione ha inviato al padre della ragazza con un notevole ritardo rispetto alla tragedia.
“Avrei bisogno di parlarti il prima possibile” recita il messaggio, inviato dal fidanzato tramite il cellulare di Aurora ben 10 ore dopo l’accaduto.
“Questo aspetto l’ho saputo dai parenti ma secondo me è una questione tecnica che si può verificare”, ha fatto sapere il legale dei Maniscalco.
“Noi abbiamo chiesto il sequestro dei cellulari, sia del ragazzo, sia della ragazza”, ha concluso il legale.