Aurora Maniscalco morta, il padre rivela che la sorella aveva detto di lasciare il fidanzato: "Botte e morsi"
Il padre di Aurora Maniscalco, la hostess morta a Vienna, rivela in tv che la figlia voleva lasciare il fidanzato
La polizia ha ascoltato i familiari di Aurora Maniscalco, hostess morta a Vienna dove viveva con il fidanzato Elio Bargione. La stessa famiglia ha consegnato agli inquirenti lo smartphone della giovane. Come atto dovuto per permettere di predisporre l’autopsia sul cadavere della ragazza, il giovane legato sentimentalmente alla hostess è stato iscritto nel registro degli indagati per istigazione al suicidio. Per l’autorità di Vienna la giovane si è suicidata ma i familiari insistono che si faccia ulteriore chiarezza sulla vicenda senza archiviare così repentinamente il caso. Il padre ha rivelato in tv le liti della coppia e il pensiero della figlia di voler lasciare il ragazzo.
- Le rivelazioni del padre di Aurora Maniscalco
- Aurora Maniscalco voleva lasciare il fidanzato
- Il giallo del telefono
Le rivelazioni del padre di Aurora Maniscalco
Nel corso di un’intervista a Morning News Francesco Paolo Maniscalco, padre della hostess, è apparso provato nel raccontare di aver saputo solo dopo la morte della figlia dei pesanti litigi.
L’uomo ha confermato quanto già detto più volte. A suo dire, ci sarebbero state delle discussioni nella coppia e Elio Bargione sarebbe arrivato a picchiare e dare morsi alla sua fidanzata.
Il fidanzato di Aurora Maniscalco ha parlato di una discussione avvenuta qualche istante prima della presunta decisione della ragazza di lanciarsi dal balcone di casa.
Aurora Maniscalco voleva lasciare il fidanzato
Sempre durante l’intervista alla trasmissione Mediaset, il padre della hostess ha rivelato che, secondo quanto appreso, sua figlia stava pensando di lasciare il fidanzato.
Una scelta definita probabilmente difficile da prendere per la ragazza, secondo il papà, perché era il suo primo amore ed era combattuta al riguardo.
L’uomo ha dichiarato che in particolare la sorella della giovane morta a Vienna avrebbe più volte suggerito ad Aurora di mettere fine alla relazione con Elio Bargione, lasciando intendere che ci fossero delle difficoltà nella coppia.
Il giallo del telefono
Al centro del caso della morte di Aurora Maniscalco c’è anche il suo telefono cellulare consegnato dalla famiglia agli inquirenti.
Lo smartphone della 24enne non sarebbe stato sequestrato a Vienna nel corso delle indagini e custodito dal ragazzo per un determinato periodo di tempo.
Secondo la famiglia della giovane hostess, qualcuno sarebbe entrato su Whatsapp mentre era ricoverata in ospedale.