NOTIZIE
CRONACA NERA

Bagnino morto suicida, Matteo Formenti non era a bordo vasca quando è annegato il bimbo: riparava l'impianto

Svolta nelle indagini sulla tragedia di Castrezzato, il bagnino morto suicida, Matteo Formenti, non era a bordo vasca: stava riparando l'impianto

Pubblicato:

Alessia Seminara

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, SEO copywriter e web editor, classe 1991. Ha lavorato come redattrice per diverse testate giornalistiche. Oltre a quella per la scrittura, coltiva una grande passione per i viaggi. Vive in Sicilia da sempre ma, ogni volta che ne ha la possibilità, ama esplorare nuove realtà e culture.

Le indagini sul bambino annegato all’acquapark di Castrezzato sono giunte a un punto di svolta: Matteo Formenti, il bagnino morto suicida dopo la tragedia, non si trovava a bordo piscina. Il titolare gli aveva infatti fornito un incarico, quello di riparare l’impianto e le pompe dell’acqua. Formenti non avrebbe dunque potuto far nulla per evitare la tragedia.

Bagnino morto suicida: il dettaglio emerso nel corso delle indagini

Matteo Formenti, il bagnino morto suicida dopo l’annegamento del bimbo di 4 anni presso l’acquapark di Castrezzato dove l’uomo lavorava, non era a bordo vasca nel momento in cui è avvenuta la tragedia.

Il dettaglio emerso nel corso delle indagini rappresenta un punto di svolta. Il bagnino 37enne, infatti, doveva trovarsi a bordo piscina, ma stava svolgendo un altro compito mentre il piccolo è annegato.

Il bagnino è stato trovato morto a Cologne, vicino Brescia

Stando alle indagini della Procura di Brescia, Formenti stava controllando le pompe dell’acqua nel momento in cui il bambino è caduto in acqua.

E, stando a quanto riportato da La Repubblica, il bagnino non si trovava nei pressi della piscina su disposizione del titolare.

Matteo Formenti: l’incarico da parte del titolare

Matteo Formenti, indagato per omicidio colposo, stava dunque riparando l’impianto al momento della tragedia.

Un incarico che gli era stato affidato dal suo titolare: gli inquirenti sono arrivati a questa ricostruzione della tragedia dopo aver raccolto le testimonianze di numerosi presenti presso l’acquapark di Castrezzato nel momento in cui il piccolo è annegato.

Il nuovo dettaglio sembra quindi alleggerire la responsabilità del bagnino morto suicida, il quale avrebbe deciso di togliersi la vita per l’enorme peso che la tragedia ha causato sulla sua coscienza.

La Procura ipotizza istigazione al suicidio

La vicenda ha condotto la Procura di Brescia ad aprire un altro fascicolo: secondo gli inquirenti, Matteo Formenti potrebbe essere stato vittima di istigazione al suicidio.

Il bagnino morto, prima di compiere l’estremo gesto, aveva dovuto fare i conti con alcuni commenti negativi apparsi sui social dopo l’annegamento del bambino.

Eppure, riporta ancora La Repubblica, nessuno dei commenti sembra essere penalmente rilevante.

ANSA / Facebook Gabriele Zotti Sindaco

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963