Bambina 12enne dispersa in mare a Pescara, trovata morta tra gli scogli: il dramma davanti agli amici
La bambina di 12 anni stava facendo il bagno nel mare di Pescara con alcuni coetanei, poi non è tornata a riva. Quando è stata trovata era in arresto cardiaco
Una giornata al mare si è trasformata in tragedia: sul litorale nord di Pescara una bambina di 12 anni è morta annegata sotto gli occhi degli amici con cui stava facendo il bagno. Il corpo è stato poi ritrovato tra gli scogli, dopo oltre un’ora di ricerche. Il dramma è avvenuto nel tratto di mare sulla spiaggia libera tra i lidi Plinius e Nettuno.
Bambina annegata a Pescara
La 12enne di origine africana si era tuffata in mare insieme a due coetanei, presumibilmente amici o fratelli. Solo loro sono riusciti a tornare a riva.
A dare l’allarme è stato un bagnante, che si è accorto di quanto stava avvenendo e ha subito allertato i bagnini. Da lì è partita una massiccia operazione di soccorso.
L’elisoccorso intervenuto per il salvataggio della bambina annegata a Pescara
I soccorsi
Sul posto sono intervenuti i sommozzatori dei vigili del fuoco, la guardia costiera, la polizia locale, la guardia di finanza e i sanitari del 118 con le ambulanze.
Decisivo l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco, da cui si sono calati in acqua due sommozzatori: è stato proprio uno di loro a ritrovare la bambina, in arresto cardiaco, incastrata tra le scogliere artificiali frangiflutti.
I soccorritori hanno tentato manovre di rianimazione sia in spiaggia che durante il trasporto in ospedale, ma per la piccola non c’è stato nulla da fare: è morta poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale civile di Pescara.
Sono in corso le indagini per chiarire l’esatta dinamica dell’accaduto. Secondo le prime ipotesi, la bambina potrebbe aver avuto un malore improvviso mentre era in acqua.
Morti per annegamento in Italia
L’Iss (Istituto Superiore di Sanità) scrive che ogni anno in Italia muoiono per annegamento circa 340 persone. L’80% delle vittime sono maschi. Statisticamente sono particolarmente a rischio gli adolescenti, soprattutto quelli stranieri. Nelle piscine il rischio si impenna per i bambini con meno di 4 anni.
I salvataggi ogni anno sono circa 60.000. La maggior parte delle persone torna quasi subito a casa, solo in circa 800 casi l’anno c’è bisogno del ricovero in ospedale.
Dal 2003 al 2020 sono morte per annegamento 6.994 persone. Si tratta di una media di quasi 390 decessi l’anno. Considerando solo gli ultimi anni la media scende, come detto, a circa 340 morti per annegamento l’anno.