Stramaccioni racconta il salvataggio delle due ragazze a Vieste: "La più grande era nal panico, mi tirava giù"
Andrea Stramaccioni racconta come ha salvato due ragazze che stavano annegando a Vieste
A Vieste in Puglia si continua a parlare del salvataggio in mare di due ragazze compiuto da Andrea Stramaccioni. L’ex allenatore dell’Inter assieme a un bagnino ha soccorso due giovani di 17 e 19 anni di Bolzano che stavano annegando, in balia delle correnti e del mare mosso. Stramaccioni ha deciso di raccontare quanto accaduto per lanciare un messaggio: “La vita è il bene più prezioso che abbiamo, non sprechiamolo”.
- Il salvataggio delle due ragazze a Vieste
- Il racconto di Andrea Stramaccioni
- "Presa dal panico mi tirava giù"
- Il messaggio di Stramaccioni
Il salvataggio delle due ragazze a Vieste
L’episodio del salvataggio è avvenuto lunedì 28 luglio sulla spiaggia di Vieste, nel parco nazionale del Gargano, in provincia di Foggia.
Assieme a un bagnino, Andrea Stramaccioni ha salvato due ragazze di Bolzano di 17 e 19 anni, tirandole fuori dalle acque che le stavano inghiottendo.
IPA
L’ex allenatore di Inter e Udinese, 49 anni, da anni apprezzato commentatore del calcio in tv, ha raccontato quanto accaduto in una intervista al Corriere della Sera.
Il racconto di Andrea Stramaccioni
In vacanza a Vieste, Stamaccioni era in spiaggia assieme a moglie e figli quando ha visto delle persone accalcarsi nei pressi degli scogli.
C’erano due ragazze in balie delle onde e un bagnino che cercava di soccorrerle. Stramaccioni si è subito tuffato: “Lui da solo non ce l’avrebbe mai fatta a salvarle”.
L’ex allenatore spiega di aver agito d’istinto: “Quelle ragazze potevano essere mie figlie, ho pensato solo a questo”.
“Mi sono precipitato dalla più giovane, dicendole di restare sul dorso e che in pochi minuti l’avrei tirata fuori. Così è stato”, racconta.
“Presa dal panico mi tirava giù”
Decisamente più complicato il salvataggio dell’altra ragazza, dato che anche il bagnino era andato in grande difficoltà.
“Lei spariva e ricompariva dall’acqua, presa dal panico mi tirava giù“, ricorda Stramaccioni.
La barca di salvataggio, che nel frattempo aveva soccorso il bagnino, non riusciva a raggiungerli perché erano troppo vicini agli scogli.
“Ho capito – racconta – che la ragazza aveva solo un modo per salvarsi, cioè infilarsi in una piccola insenatura” tra gli scogli. “L’ho afferrata e l’ho spinta lì con tutte le mie energie”.
La ragazza più grande era sotto choc, dice Stramaccioni: “Respirava a fatica, non ha detto una parola. Aveva uno sguardo che non avevo mai visto, fra lo scioccato e l’assente”.
Stramaccioni ricorda che quando è uscito dall’acqua, esausto e con diversi tagli per via degli scogli, non sapeva se la seconda ragazza ce l’avesse fatta: “Quando ho sentito le grida di gioia dei soccorritori è stata un’emozione fortissima“.
Il messaggio di Stramaccioni
Stramaccioni dice di aver voluto raccontare quanto accaduto per lanciare un messaggio: “La vita è il bene più prezioso che abbiamo, non sprechiamolo”.
“Quelle ragazze – spiega – potevano non tornare più a casa per un bagno avventato. Non entriamo in acqua se c’è la bandiera rossa”.
“L’ho detto ai miei figli sulla spiaggia, scossi per quanto avevano visto: niente vale più della vita, non c’è bravata che tenga”.
