Martina Oppelli morta col suicidio assistito, anche lei ha lasciato un messaggio ai politici come Laura Santi

Martina Oppelli, malata di sclerosi multipla, ha ottenuto il suicidio assistito in Svizzera dopo l'ennesimo "no" in Italia. Le ultime parole

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Martina Oppelli ha ottenuto il suicidio medicalmente assistito in Svizzera. La cinquantenne, con sclerosi multipla da oltre vent’anni, aveva ricevuto il terzo no da parte dell’azienda sanitaria per accedere al suicidio assistito. Per questo si è affidata all’associazione Luca Coscioni.

Nuovo suicidio assistito

L’associazione Luca Coscioni ha reso noto che Martina Oppelli ha avuto accesso al suicidio medicalmente assistito in Svizzera. È stata accompagnata da Soccorso Civile, un’associazione per la disobbedienza civile sul fine vita rappresentata da Marco Cappato.

Il viaggio in Svizzera si era reso necessario dopo l’ennesima negazione da parte dell’azienda sanitaria universitaria che doveva verificare le condizioni per accedere al suicidio assistito. Oppelli, il 19 giugno, ha presentato un’opposizione al diniego avvenuto il 4 giugno precedente. A seguito della diffida è stata avviata una nuova procedura di valutazione, ma la cinquantenne triestina ha deciso di andare in Svizzera.

Laura SantiANSA
In foto Laura Santi

Non voleva più attendere l’ennesima risposta, forse negativa, da parte dell’azienda sanitaria. “Per me ormai il dolore era insostenibile: adesso desidero morire dignitosamente”, ha detto nel suo ultimo messaggio rivolto alla politica.

Chi era Martina Oppelli

Martina Oppelli conviveva con la sclerosi multipla secondaria progressiva da oltre vent’anni. Infatti, i primi sintomi della malattia si sono presentati alla fine degli anni ’90 e a soli vent’anni ha ricevuto la diagnosi.

Ormai da circa due anni cercava di ottenere l’ok al suicidio assistito, poiché la sua condizione era evoluta con gravi limitazioni motorie, dolori e spasmi che la terapia non riusciva a controllare totalmente.

La prima richiesta alla commissione medica è arrivata nel 2023, ma le fu negata la possibilità di accedere alla morte assistita. Nonostante i ripetuti solleciti, per tre volte ha ricevuto esito negativo.

Cos’è la sclerosi multipla

L’associazione italiana sclerosi multipla spiega che si tratta di una malattia neurodegenerativa che colpisce il sistema nervoso centrale. È una patologia complessa e imprevedibile, caratterizzata da una reazione anomala delle difese immunitarie che attaccano il sistema nervoso scambiandolo per agenti estranei.

Non esiste una cura, al momento ci sono diverse terapie che rallentano la progressione. Nei casi più avanzati questo comporta l’impossibilità di vivere in maniera autonoma e la necessità di assistenza medica 24 ore su 24, con alto dosaggio di farmaci e macchinari per la respirazione o altre funzioni.

Il messaggio ai politici

Come Laura Santi prima di lei, anche Martina Oppelli ha deciso di andarsene non in silenzio, ma parlando a una politica che ancora oggi ostacola l’accesso al diritto a una morte dignitosa. Così, poco prima di morire, ha registrato un nuovo video a distanza di un anno rispetto al precedente.
Nel 2024 chiedeva che venisse promulgata e approvata una legge capace di regolare il fine vita, ma l’appello finì nel vuoto. Proprio come le parole di Laura Santi inascoltate dalla maggior parte della politica, così Oppelli ha tentato di parlare a un pubblico che non sembra voler ascoltare.

Nel video affidato all’associazione Luca Coscioni, Martina racconta l’iter burocratico e le continue negazioni alla sua richiesta. “Io non ho tempo per aspettare un quarto diniego, e anche se fosse un assenso, io ero allo stremo delle mie forze”, ha spiegato. Si domanda però perché deve andare all’estero, pagare e affrontare viaggi assurdi e lunghi, veri “sforzi titanici” per avere una fine dignitosa alla sofferenza. Una domanda alla quale Oppelli non ha ottenuto risposta in vita, ma che chiede di dare a tutte le altre persone in attesa.

Lascia infatti un’ultima richiesta: “Fate una legge che abbia un senso, una legge che tenga conto di ogni dolore possibile”. La richiesta è di non far attendere anni un corpo che non ha la forza per continuare a esistere, lo spiega lei stessa: “Io non sono una macchina, sono un essere umano”. Così chiede di mettere da parte le diatribe politiche, perché non dovrebbe esistere destra, sinistra o centro di fronte a una simile richiesta e di fare una legge giusta.

martina-oppelli-suicidio-assistito-sclerosi-multipla Fonte Associazione Luca Coscioni