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Chiara Giannini giornalista di Porta a Porta aggredita a Padova, indagato 17enne che ha lanciato la bottiglia

Un 17enne con precedenti penali è indagato per l'aggressione con pietre e bottiglie a Padova sulla giornalista Rai di Porta a Porta Chiara Giannini

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Claudio Carollo

GIORNALISTA

Classe ’88, è giornalista professionista dal 2017. Scrive di cronaca e attualità economico-politica, interessandosi nel tempo di tematiche sociali e sport. Ha collaborato con diverse testate nazionali, con esperienze anche in radio.

C’è un indagato per l’aggressione per strada a Padova all’inviata di Porta a Porta Chiara Giannini. Si tratta di un 17enne, individuato nel “branco” che ha assalito la giornalista e la troupe di Rai 1 come colui che avrebbe lanciato la bottiglia. Il minorenne, già noto alle forze dell’ordine, è stato denunciato anche per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

L’aggressione alla giornalista di Porta a Porta

L’episodio si è verificato nella serata di sabato 20 settembre, mentre la troupe era impegnata nella realizzazione di un servizio sulle baby gang, in un bar vicino alla stazione di Padova.

La giornalista era entrata nel locale per chiedere informazioni sull’aggressione a un barista di origini cinesi avvenuta qualche giorno prima e all’uscita era stata bersaglio degli insulti di un gruppo di ragazzi, ma anche dal lancio di pietre e di una bottiglia, che l’ha ferita lievemente a una gamba.

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La denuncia di Chiara Giannini

L’aggressione alla giornalista Rai aveva provocato la condanna unanime della politica, con tanti messaggi di solidarietà a Chiara Giannini da parte di partiti di maggioranza e di opposizioni, oltre che dalle istituzioni e dai colleghi.

Sulla base del filmato della troupe e dei video delle telecamere della zona analizzati dalla Squadra mobile, sono partite le indagini per risalire all’identità dei componenti del branco e individuare le responsabilità.

Il 17enne indagato

La polizia di Padova ha identificato il 17enne che avrebbe lanciato la bottiglia, trovato in possesso di quattro pasticche di ecstasy durante il controllo davanti alla stazione.

Si tratta di un ragazzo ospite di una comunità per minori e in Italia da poco più di un anno, nel quale ha collezionato precedenti per resistenza, possesso di armi e stupefacenti.

Nei suoi confronti, considerati i precedenti penali e la denuncia per l’aggressione della giornalista, il questore di Padova ha emesso quattro provvedimenti di misure di prevenzione personali: un Dacur (divieto di accesso nei centri urbani) della durata di 5 anni, un Daspo “Willy” della durata di 3 anni relativo agli esercizi pubblici nella zona della stazione, un Daspo “fuori contesto” per 5 anni e un Avviso orale.

Il minore è stato segnalato alla procura della Repubblica del tribunale per i minorenni di Venezia ed è indagato a piede libero per tentate lesioni aggravate e detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio.

ANSA

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