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Cos'è il CED e perché arrivano controlli stradali più severi: cosa cambia dal 1 giugno e chi rischia le multe

I controlli stradali cambiano: dal 1 giugno col CED basta la targa per sapere tutto. Resta però l'obbligo di patente e libretto: come funziona

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Dal 1 giugno i controlli stradali diventano digitali grazie al CED, sistema che consente di accedere a dati su assicurazione, revisione, fermi e multe leggendo la targa. Lo strumento promette più efficienza e meno attese, ma resta l’obbligo di avere con sé patente e libretto, con sanzioni salate per chi non rispetta le regole.

Al via i controlli stradali con il CED

Cambiano le modalità dei controlli stradali in Italia. Dal 1 giugno 2025 entra in funzione il sistema CED: sarà sufficiente rilevare la targa di un’auto per conoscere istantaneamente lo stato di assicurazione, revisione, eventuali fermi o sanzioni.

Le verifiche diventano così più rapide ed efficaci. Il CED, acronimo di Centro Elaborazione Dati, è una piattaforma digitale gestita dal Ministero dell’Interno che raccoglie e organizza tutte le informazioni legate ai veicoli e ai loro proprietari.


Nonostante il sistema CED, resta l’obbligo di avere con sé patente e libretto

Le pattuglie di polizia potranno consultare questi dati semplicemente digitando la targa nel sistema. In questo modo, sarà possibile sapere subito se un mezzo è regolare oppure no.

Cosa cambia con il CED

Sebbene il CED fosse già impiegato parzialmente per alcune verifiche, dal 1 giugno assumerà un ruolo centrale in tutti i controlli stradali.

Grazie a questo cambiamento, si riducono i tempi d’attesa durante i controlli e aumentano le possibilità di individuare chi viola il codice della strada.

Patente e libretto in auto, sì o no?

Uno dei benefici principali del sistema CED è la possibilità di evitare, in molte circostanze, il controllo manuale dei documenti cartacei. Se prima era indispensabile avere con sé patente e libretto da mostrare durante un controllo, ora basterebbe in teoria infatti la targa del veicolo per accedere a tutte le informazioni richieste.

In realtà, la normativa attuale continua a richiederne il possesso durante la guida. Sebbene il sistema consenta agli agenti di accedere in pochi istanti a tutte le informazioni del veicolo tramite la targa, la documentazione cartacea resta obbligatoria secondo la legge italiana.

In caso di malfunzionamenti tecnici o di mancanze nei dati digitali, infatti, è essenziale poter presentare i documenti fisici. Inoltre, finché il Codice della strada non verrà aggiornato in modo formale, circolare senza patente o libretto può comportare sanzioni e multe.

Cosa si rischia se non funziona il CED

Grazie al sistema CED, le forze dell’ordine potranno verificare in tempo reale numerosi dati: assicurazione RCA, revisione, fermi amministrativi, denunce di furto, provvedimenti giudiziari, intestatario del veicolo e, in alcune regioni, il pagamento del bollo auto.

Tuttavia, in caso di malfunzionamento del CED, chi non ha i documenti cartacei può incorrere in sanzioni fino a 173 euro.

Le multe sono severe: si parte da 866 euro per mancanza di assicurazione, a 173 euro per revisione scaduta e quasi 2000 euro per fermi amministrativi.

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