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Donna morta investita a Cusercoli da un'auto, preso al conducente: era fuggito dopo essere tornato indietro

Donna morta a Cusercoli: la 51enne Lea Rosso travolta da un'auto pirata. Fermato un sospettato, sarebbe entrato nel bar subito dopo l'incidente

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Individuato il presunto colpevole dell’omicidio stradale di Lea Rosso, la donna morta investita a Cusercoli all’alba di giovedì 17 luglio. La 51enne, originaria della Liguria ma residente nel comune appenninico in provincia di Forlì-Cesena, è stata travolta da un’auto pirata intorno alle 5 del mattino, proprio davanti al bar che era solita frequentare prima di recarsi a lavoro. Nel tardo pomeriggio è stato fermato il conducente dell’auto che l’avrebbe investita e che si sarebbe poi dato alla fuga: si tratterebbe di un uomo residente a Santa Sofia, sempre sull’Appenino forlivese.

Donna morta investita a Cusercoli

Secondo quanto riporta Forlì Today, Lea aveva appena finito la colazione e stava attraversando la strada provinciale 4 del Bidente, all’altezza del bar Silvia in via Andrea Costa.

In quel momento un’auto in transito a velocità sostenuta l’ha travolta in pieno. I soccorritori del 118 sono arrivati rapidamente, ma la donna è morta sul colpo.

Una donna è morta investita a Cusercoli all’alba di giovedì 17 luglio

Il dettaglio inquietante arriva da chi era presente nel locale: pochi minuti dopo il forte rumore dell’impatto, un uomo mai visto prima è entrato nel bar. Senza dire molto, ha accennato che fuori era accaduto “qualcosa di grave”.

L’uomo ha ordinato un caffè, lasciato i soldi sul bancone e si è dileguato prima ancora di berlo. Il suo comportamento ha destato sospetti: non è chiaro se possa avere assistito all’incidente, oppure se sia in qualche modo coinvolto.

Fermato un sospettato

Nel frattempo i carabinieri di Meldola avrebbero già individuato un sospetto per l’investimento mortale.

Si tratterebbe di un uomo residente nel comune di Santa Sofia, sempre sull’Appenino forlivese, identificato dai militari grazie alle testimonianze raccolte e alle immagini di alcune telecamere di sicurezza attive nella zona dell’incidente, dopo essere risaliti al modello dell’auto e quindi al conducente.

Sequestrata l’auto

Il veicolo è stato sequestrato per le verifiche tecniche di rito, a caccia di eventuali danni che sarebbero stati riscontrati sulla carrozzeria e alcuni frammenti raccolti sul luogo dell’investimento.

L’auto, descritta da alcuni testimoni come una station wagon scura, sarebbe tornata brevemente indietro dopo l’impatto per poi dileguarsi rapidamente, secondo quanto riferito da chi si trovava nei pressi del bar, aperto già dalle 3:45 del mattino.

Chi era Leandra Rosso

Leandra Rosso, conosciuta come Lea, aveva 51 anni e lavorava all’ospedale locale come addetta alle pulizie, viveva proprio di fronte al bar.

Ogni mattina si recava lì per fare colazione prima del turno.

IPA

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