Emanuela Ruggeri morta a Roma, i sospetti della madre sul messaggio: "Qualcuno si è approfittato di lei"
Emanuela Ruggeri trovata morta a Roma: la madre sospetta che qualcuno l’abbia trascinata in un giro pericoloso e non l’abbia soccorsa
Una donna di 32 anni trovata senza vita sotto le antiche mura di via del Mandrione, a Roma. Una madre che non si dà pace e rifiuta l’ipotesi dell’overdose. La morte di Emanuela Ruggeri, scomparsa il 14 luglio e rinvenuta sei giorni dopo in una discarica a cielo aperto, resta avvolta nel mistero. “Qualcuno si è approfittato di lei“, dice la madre ai microfoni di Morning News su Canale 5.
- Emanuela Ruggeri morta a Roma
- L'ipotesi overdose e i dubbi della famiglia
- Il dolore e la rabbia della madre
Emanuela Ruggeri morta a Roma
Il corpo di Emanuela Ruggeri è stato scoperto il 20 luglio in uno dei luoghi più marginali della Capitale, un tratto abbandonato di via del Mandrione.
Il cadavere giaceva sotto le mura antiche, in una zona frequentata da senzatetto e dimenticata dalle istituzioni. La ragazza era scomparsa da sei giorni, dopo aver detto alla madre che sarebbe uscita a cena con amici.
Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Emanuela Ruggeri
Gli inquirenti non hanno rilevato segni di violenza sul corpo. Nessuna ferita, nessun trauma evidente. Ma manca un elemento cruciale: il telefono. Non è stato ritrovato, e l’ultimo contatto, un sms inviato alla madre il 15 luglio, solleva più domande che risposte.
L’ipotesi overdose e i dubbi della famiglia
Le prime analisi medico-legali escludono un’aggressione. Si fa largo l’ipotesi che Emanuela possa essere morta per un’overdose, forse di eroina.
La donna era assistita dal Serd, il servizio per le dipendenze, e frequentava il centro del Quadraro, non lontano dal luogo del ritrovamento. Ma chi era con lei nei momenti finali? E soprattutto: perché nessuno ha chiamato i soccorsi?
L’autopsia non basta a spiegare tutto. Servono gli esami tossicologici. E soprattutto, servono risposte su chi abbia visto Emanuela viva per l’ultima volta.
Il dolore e la rabbia della madre
Mercoledì 23 luglio, ai microfoni di Morning News su Canale 5, Alessandra – la madre di Emanuela Ruggeri – ha espresso tutto il suo dolore e la sua rabbia.
“Qualcosa c’è stato. Mia figlia non è andata lì da sola. Qualcuno si è approfittato di lei”, ha dichiarato, sottolineando le stranezze intorno all’sms ricevuto il giorno dopo la scomparsa: non un messaggio WhatsApp, ma un semplice testo. Forse inviato da qualcun altro, per prendere tempo.
Secondo la donna, Emanuela “era entrata in un giro di brutta gente” e non guidava nemmeno l’auto.
“Qualcuno l’ha uccisa e scaricata lì come un sacco di patate”, ha aggiunto. Parole pesanti, che esprimono il sospetto di un abbandono dopo un’overdose, un comportamento che, se confermato, aggraverebbe la responsabilità di chi era con lei.