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CRONACA NERA

Ergastolo a Paolo Bellini per la strage di Bologna confermato dalla Cassazione, chi è "l'uomo nero"

Confermato l’ergastolo per Paolo Bellini, ritenuto uno degli autori della strage di Bologna del 2 agosto 1980

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Antonio Cardarelli

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione alla Sapienza e master in Giornalismo Digitale alla Pul di Roma, è giornalista professionista dal 2007. Ha lavorato come redattore in diversi quotidiani locali e, successivamente, ha ricoperto lo stesso ruolo per siti di informazione nazionali, per i quali ha anche seguito i canali social.

La Cassazione ha confermato l’ergastolo a Paolo Bellini per la strage di Bologna. L’ex esponente di Avanguardia Nazionale è stato ritenuto responsabile, in concorso con altri, dell’attentato del 2 agosto 1980 nella stazione di Bologna costato la vita a 85 persone. I giudici della Cassazione hanno inoltre confermato la condanna a 6 anni di Piergiorgio Segatel per depistaggio.

Strage di Bologna, confermato l’ergastolo per Paolo Bellini

I giudici della sesta sezione della Cassazione hanno confermato l’ergastolo per Paolo Bellini. Il 72enne era stato condannato al carcere a vita l’8 luglio 2024 dalla Corte d’Appello di Bologna. L’ex componente di Avanguardia nazionale, conosciuto come “la primula nera”, è stato ritenuto uno dei responsabili della strage nella stazione di Bologna del 1980.

I magistrati della Cassazione hanno inoltre confermato la condanna a sei anni per l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel e quella a quattro anni per Domenico Catracchia. Quest’ultimo, amministratore di alcuni condomini in via Gradoli a Roma, è stato condannato per false informazioni al pubblico ministero.

Paolo Bellini in Tribunale

La condanna di Bellini per la strage del 1980 a Bologna

Paolo Bellini, che si è sempre dichiarato innocente, viene ritenuto dalle inchieste il quinto uomo della strage della stazione di Bologna. La sua condanna si aggiunge a quelle degli altri terroristi neofascisti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini e Gilberto Cavallini.

Ricordata come l’ultima strage degli “anni di piombo”, quella della stazione di Bologna è stato il secondo attentato terroristico più grave commesso in Italia nel dopoguerra.

Le indagini hanno accertato, dopo una lunga serie di depistaggi, come mandati, finanziatori e organizzatori alcuni esponenti della loggia massonica P2. Le inchieste hanno inoltre individuato collegamenti con servizi segreti deviati e criminalità organizzata.

Chi è Paolo Bellini

Nato a Reggio Emilia nel 1953, Paolo Bellini è il secondo figlio di un ufficiale della Folgore. Dopo l’espulsione dal Movimento Sociale Italiano, si avvicina agli ambienti di Avanguardia Nazionale e nel 1975 uccide il militante di Lotta Continua Alceste Campanile, delitto per il quale viene prosciolto per prescrizione nel 2009.

Nel 1976 spara e uccide un commerciante d’auto all’epoca fidanzato della sorella. Per lunghi anni è stato latitante in Brasile. Secondo diverse inchieste, Paolo Bellini è coinvolto in numerosi misteri della storia italiana.

Non solo la strage di Bologna, ma anche quella di Capaci e la trattativa Stato-Mafia. A incastrare Bellini nell’indagine sulla strage di Bologna è stata l’ex moglie, che lo ha riconosciuto in un video amatoriale dell’epoca. Bellini ha sempre negato la sua presenza in città nel giorno dell’attentato.

ANSA

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