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Incendio in provincia di Trapani, in fiamme la riserva naturale di Monte Cofano: le immagini con il drone

Vasto incendio nel Trapanese costringe a evacuare durante la notte. Monte Cofano, nella riserva dello Zingaro, è devastato

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Giorgia Bonamoneta

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, si concentra sulla politica e la geopolitica, scrive anche di economia e ambiente. Laureata in Editoria e Scrittura presso La Sapienza di Roma, ha iniziato a scrivere per una testata impegnata sui diritti civili, prima di lavorare in diverse testate di attualità.

Ancora fiamme nel trapanese: i venti e le alte temperature hanno alimentato l’incendio nella Sicilia occidentale. Durante la notte sono state evacuate moltissime abitazioni. Gli effetti più gravi si vedono sul monte Cofano, nella riserva naturale dello Zingaro. La vegetazione è in cenere.

Grave incendio nel Trapanese

Nel pomeriggio di venerdì 25 luglio un vasto incendio ha preso rapidamente piede da Biro, coinvolgendo Custonaci, Castelluzzo, monte Cofano, San Vito Lo Capo e Castellammare del Golfo. Fiamme alte alimentate da venti di scirocco hanno spinto il fuoco su tutto il territorio occidentale della Sicilia.

L’incendio è proseguito nella notte, mettendo in fuga turisti, residenti e animali. Molte le abitazioni evacuate e alcune famiglie sono state fatte uscire direttamente dalla Protezione Civile mentre il fumo rendeva l’aria ormai irrespirabile.

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La situazione più critica si è registrata a Castelluzzo, frazione di San Vito, dove le fiamme hanno raggiunto le abitazioni e hanno trovato impreparati alcuni nuclei familiari. Si è reso necessario il salvataggio di un uomo ultracentenario, disorientato dal fumo, e di un giovane che era corso a salvare il proprio bestiame.

Monte Cofano in cenere

C’è apprensione anche per la questione ambientale in Sicilia. Le alte temperature, alimentate dalla nuova ondata di calore, avevano già reso il territorio arido e le fiamme hanno facilmente divorato la vegetazione. Il fuoco infatti ha raggiunto la riserva naturale dello Zingaro, un’area protetta della Sicilia, di cui rimane poco.

Il monte Cofano è stato avvolto dalle fiamme e le immagini dell’incendio nella notte lo mostrano completamente inghiottito dal fuoco. Nella mattinata di sabato 26 luglio è stato possibile visionare i resti del patrimonio naturale, cancellato in poche ore.

Il problema del soccorso

In Sicilia i mezzi sono insufficienti per affrontare i rischi dei grandi incendi. Sul posto sono intervenuti pochi mezzi, un elicottero “Falco” e alcuni via terra. Il Canadair, il mezzo più utile per spegnere incendi di vasta portata, è arrivato soltanto dopo ore ed è stato dirottato verso la riserva dello Zingaro.

Forestali, vigili del fuoco e volontari hanno dovuto lavorare in condizioni critiche e si sono dichiarati abbandonati dalle istituzioni a causa delle dotazioni minime. In alcuni casi hanno lamentato l’assenza di carburante nei mezzi.

Al momento è stato allestito un centro d’accoglienza per gli sfollati nel teatro comunale di San Vito Lo Capo. Il problema è che ogni anno è la stessa storia: tra incendi dolosi e naturali, a pagare il prezzo della scarsa vigilanza e preparazione sono i cittadini e l’ambiente.

X di mezzasicula

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