Marco Paolo Filippin ex tronista di Uomini e Donne condannato a quasi 12 anni per truffa e bancarotta
Marco Paolo Filippin aveva fatto il tronista a Uomini e Donne nella stagione 2007/2008. Secondo i giudici, ha incassato acconti e caparre per mobili mai consegnati
Marco Paolo Filippin, ex tronista di Uomini e Donne di Maria De Filippi nella stagione 2007/2008, è stato condannato dal Tribunale di Pordenone a 11 anni e 9 mesi di reclusione per truffa e bancarotta fraudolenta. Era accusato di avere incassato soldi per la consegna di mobili in realtà mai arrivati a decine di acquirenti. Contro la sentenza di primo grado è stato annunciato appello.
- Le richieste del pm per Marco Paolo Filippin
- Marco Paolo Filippin dopo Uomini e Donne
- La difesa di Filippin annuncia appello
Le richieste del pm per Marco Paolo Filippin
Il pubblico ministero aveva chiesto per il 62enne originario di Artegna 8 anni e 8 mesi.
I giudici hanno riconosciuto le responsabilità di Marco Paolo Filippin nei fatti riguardanti la Fabbriche Riunite Srl, con sede a Brugnera, società che operava nel settore dell’arredamento.
Maria De Filippi, volto di Uomini e Donne, in una foto di repertorio
Marco Paolo Filippin dopo Uomini e Donne
Il dating show di Maria De Filippi, Marco Paolo Filippin l’aveva lasciato bruscamente dopo una serie di battibecchi sentimentali con altre corteggiatrici.
Dopo l’addio alla tv, Filippin aveva tentato senza successo la carriera nella ristorazione, per poi reinventarsi nel settore dei mobili.
Secondo la Guardia di Finanza di Pordenone, che ha condotto le indagini tra il 2016 e il 2018, l’attività della società era in crisi da tempo, ma l’ex tronista continuava a incassare acconti e caparre pur sapendo di non poter onorare le commesse.
La Procura – scrive il Corriere della Sera – ha quantificato in 280.000 euro la cifra complessiva distratta o dissipata dagli amministratori della società.
Le denunce sono arrivate da tutto il Nord-Est, con segnalazioni da Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige.
I clienti avevano pagato tra i 2.000 e i 30.000 euro, in alcuni casi investendo i risparmi di una vita o il proprio trattamento di fine rapporto. Alcuni avevano anche attivato finanziamenti, i cui debiti sono stati poi cancellati per la mancata consegna dei beni.
La difesa di Filippin annuncia appello
Per un’altra persona coinvolta, il Tribunale ha stabilito 2 anni di reclusione con pena sospesa e senza menzione, riconoscendole l’assoluzione parziale per i reati di distrazione patrimoniale.
La difesa di Filippin ha già annunciato ricorso in appello, sostenendo che non si tratterebbe di un reato penale ma di una semplice inadempienza contrattuale. Secondo la difesa, inoltre, molti degli episodi contestati non sarebbero stati provati.