Matrimonio di Jeff Bezos a Venezia, la stoccata di Massimo Cacciari sulle donazioni di "Mr Amazon"
Tensione a Venezia per il matrimonio di Jeff Bezos, Cacciari accusa le sue donazioni tra visibilità d’elite e critiche ai valori democratici
Il filosofo Massimo Cacciari sfrutta le critiche al matrimonio di Jeff Bezos a Venezia per muovere un’analisi sui valori e i diritti democratici. Ai “No Bezos” però non dà ragione. “Gli voglio bene, ma sono impotenti”.
Cacciari contro Bezos e le sue donazioni
“Di questo matrimonio non me ne frega niente”, esordisce Massimo Cacciari, spiegando che, se fosse ancora sindaco, non avrebbe mai invitato “Mr Amazon”.
A suo avviso, i fondi promessi da Bezos, 3 milioni di euro per restauri e innovazione, sono solo “briciole detraibili dalle tasse” e non risolveranno i veri problemi di Venezia.
Secondo Cacciari, l’evento trasforma la città in un palcoscenico per chi cerca visibilità, mescolando beneficenza e capitale di immagine in un “frullatore della verità” che rende indistinguibili guerre, ingiustizie e donazioni.
Cosa pensa dei No Bezos
Pur riconoscendo la legittimità delle proteste contro l’influenza dei grandi capitali, Cacciari critica duramente i movimenti “No Bezos” definendoli “impotenti” e intrappolati in slogan.
“Mille persone possiedono il doppio del Pil italiano”, ricorda, sottolineando che gli attivisti puntano il dito contro il simbolo sbagliato e non offrono alternative concrete al neoliberismo dominante.
Le loro manifestazioni, secondo l’ex sindaco, finiscono per scaldare il dibattito ma non incidere sulle disuguaglianze reali, mentre il sistema economico resta intatto.
Cosa ha detto su Meloni e Trump
Nel suo intervento, Cacciari attacca anche la retorica bellicista di Giorgia Meloni, che rilancia il “Si vis pacem, para bellum” di Donald Trump per giustificare il riarmo contro una presunta minaccia russa.
Per il filosofo, questi richiami storici e geopolitici, dallo sbarco alleato del 1943 a Vegezio, mirano a creare “ignoranza e autoritarismo”, confondendo l’opinione pubblica.
Mescolando liberazione dal nazifascismo, donazioni filantropiche e politica internazionale, si distruggono i valori democratici fondamentali, un crollo simile a quello del “muro sociale” dell’Occidente evocato da Cacciari.