NOTIZIE
CULTURA E SPETTACOLO

Morto Alessandro Quasimodo figlio del premio Nobel Salvatore, chi era e il rapporto complicato col poeta

È morto a 85 anni Alessandro Quasimodo, attore e poeta. Figlio di Salvatore Quasimodo, ebbe con lui un rapporto segnato da distanza e disillusione

Pubblicato:

Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

È morto a Milano, all’età di 85 anni, Alessandro Quasimodo, attore, regista e figlio del poeta Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la Letteratura nel 1959, e della danzatrice Maria Cumani. Per tutta la vita ha coltivato la memoria del padre, promuovendone l’opera in Italia e all’estero, pur mantenendo un rapporto personale complesso con la figura paterna.

L’eredità di Alessandro Quasimodo

Nato nel 1939 a Milano, Alessandro Quasimodo si formò artisticamente alla scuola del Piccolo Teatro e collaborò con alcuni tra i più importanti registi italiani ed europei. Dedicò buona parte della sua carriera alla poesia recitata, portando in scena i classici della letteratura italiana e internazionale.

Come riporta Adnkronos, a partire dagli anni Ottanta si concentrò sempre di più sulla diffusione dell’opera poetica del padre, curando letture, spettacoli, eventi e progetti editoriali, in cui metteva in dialogo il linguaggio della scena con quello della parola scritta.

Alessandro Quasimodo nella casa in cui visse il padre a Milano

Fu anche voce recitante in progetti musicali, autore radiofonico e promotore di iniziative culturali, molte delle quali incentrate sulla memoria della famiglia Quasimodo.

Il legame con il padre Salvatore

Il rapporto con il padre non fu mai semplice. Salvatore, intellettuale di riferimento del Novecento italiano, fu spesso assente dalla quotidianità familiare, preso dalla scrittura, dai viaggi e dagli impegni pubblici. Alessandro crebbe prevalentemente con la madre, costruendo solo in parte un dialogo con la figura paterna.

Negli anni successivi alla morte del poeta, si fece custode del suo lascito, affrontando anche controversie legate all’eredità, tra cui quella relativa alla medaglia del Nobel, che recuperò personalmente anni dopo la sua dispersione.

Questo gesto simbolico rifletteva il desiderio di ricomporre una memoria frammentata, ma anche la consapevolezza delle ambivalenze familiari.

Una vita tra riconoscimenti e divulgazione culturale

Alessandro Quasimodo fu cittadino onorario di Roccalumera, paese d’origine della famiglia paterna, e presidente onorario del Parco Letterario Salvatore Quasimodo. Partecipò come giurato a diversi premi letterari e poetici  e fu promotore attivo della casa museo del padre a Modica.

I suoi ultimi anni furono segnati dalla malattia, ma fino a che le forze lo permisero, continuò a partecipare alla vita culturale del Paese, con la stessa intensità che lo aveva sempre contraddistinto.

I funerali si terranno lunedì 5 maggio, alle 14.45, nella chiesa di Santa Francesca Romana, a Milano.

IPA

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963