Morto Mario Vargas Llosa, lo scrittore che vinse il premio Nobel per la Letteratura era malato da tempo

È deceduto a Lima Mario Vargas Llosa, Nobel per la Letteratura 2010. Aveva 89 anni. È stato tra i grandi romanzieri del realismo politico sudamericano

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Mario Vargas Llosa è morto a 89 anni nella sua Lima, circondato dall’affetto della famiglia. Il Nobel per la Letteratura 2010 è stato una delle voci più importanti del realismo sudamericano, tra politica e romanzo. Con “La città e i cani”, “La festa del Caprone” e “Conversazione nella cattedrale” ha segnato la storia della narrativa.

Morto Mario Vargas Llosa

È morto nella notte del 12 aprile a Lima, all’età di 89 anni, Mario Vargas Llosa, uno degli scrittori più influenti del Novecento e ultimo premio Nobel per la Letteratura di lingua spagnola.

Ad annunciarlo i tre figli, con un messaggio condiviso sui social: “Speriamo che chi lo ha amato trovi consolazione nel fatto che ha vissuto una vita lunga, molteplice e feconda, e lascia un’opera che lo sopravviverà”.

Malato da tempo, Vargas Llosa si è spento nella sua casa, nella città natale, dove era tornato dopo una vita trascorsa tra Europa e America Latina.

Con lui si chiude un’epoca della letteratura ispanica: fu tra i massimi esponenti del “boom” latinoamericano, accanto a Gabriel García Márquez, Julio Cortázar e Carlos Fuentes.

I libri dello scrittore

La scrittura è stata il centro assoluto della vita di Vargas Llosa. La sua carriera esplose con La città e i cani (1963), romanzo ambientato in un collegio militare. Suscitò scandalo in patria, ma fu un romanzo capace di imporre la sua scrittura sulla scena mondiale.

Mario Vargas LlosaANSA
In foto Mario Vargas Llosa

Seguirono opere come La casa verde, Conversazione nella cattedrale, Pantaleón e le visitatrici e La festa del Caprone. Saggista e lettore, dedicò interi testi a Flaubert e Galdós.

Con La orgía perpetua (1975) e La mirada quieta (2022) indagò il rapporto tra vita e letteratura.

La sua penna ha fuso il realismo politico con l’introspezione morale, raccontando dittature, disillusioni ideologiche e fragilità umane.

Premio Nobel per la Letteratura

Nel 2010 ricevette il Nobel per “la sua cartografia delle strutture del potere e le immagini taglienti della resistenza, della ribellione e della sconfitta individuale”.

Il riconoscimento coronò un percorso lungo 60 anni, in cui la scrittura ha sempre camminato accanto all’impegno civile.

Da giovane militante comunista a candidato liberale alla presidenza del Perù nel 1990, Vargas Llosa è stato un intellettuale indipendente, spesso scomodo.

La sua produzione più matura, da La festa del Caprone a Tiempos recios, ha fatto della letteratura una forma di resistenza alle derive populiste e autoritarie.

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