Richiamo per salmonella in vari tipi di salsiccia e salame, i lotti ritirati dai supermercati
Rischio salmonella, ritirati dal mercato diversi salami e salsicce della stessa ditta. L'elenco dei lotti ritirati dal Ministero della Salute
Sono sei le tipologie tra salami e salsiccia, tre i lotti, di una stessa ditta ritirati dal commercio per rischio salmonella. Ad annunciare il richiamo dal mercato è stato il Ministero delle Salute, in una nota. La scelta è per rischio microbiologico dovuto a questo batterio per chiunque ne faccia consumo.
Salumi a rischio salmonella, i lotti ritirati
Nel dettaglio i salami ritirati per pericolo salmonella sono quelli prodotti e confezionati dalla ditta “Spendibene di Moltoni srl” nello stabilimento di Chiuro, in provincia di Sondrio, in via Casacce 8/10. L’azienda opera con il marchio di identificazione 9 2545 L. Il marchio con cui sono venduti è “Salumificio Moltoni“. I salumi oggetto del richiamo con relativo lotto sono:
- Gran Salsiccia Moltoni con lotto 260525A
- Salsiccetta Moltoni con lotto 260525A
- Salametto puro suino Moltoni con lotto 260525A
- Salame puro suino Moltoni con lotto 260525A
- Salametto suino/asino Moltoni con lotto 260525F
- Salame suino/bovino Moltoni con lotto 60525B
Uno dei prodotti richiamati per possibile presenza di salmonella
Bisogna fare particolare attenzione perché per tutti i salami ritirati per rischio salmonella non si tratta non dei classici prodotti confezionati da banco frigo, sono venduti sfusi e a peso.
La Spendibene di Moltoni ha ritirato in via precauzionale dalla vendita tutti i prodotti appartenenti ai lotti indicati. La scelta preventiva a seguito di controlli da cui è emersa la possibilità di presenza di salmonella nelle carni utilizzate per impastare i salami. Ovviamente chi ha acquistato questi salumi non deve consumarli e può restituirli alla ditta in questione.
Cosa è la salmonella
La salmonella è un batterio appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, responsabile di una delle più comuni infezioni alimentari: la salmonellosi. Esistono oltre 2.500 sierotipi ma i più frequenti nell’uomo sono l’enterica serovar Typhimurium e l’Enteritidis. Il contagio avviene generalmente attraverso il consumo di alimenti contaminati di origine animale, come uova crude, carni poco cotte, latticini non pastorizzati e insaccati, tra cui anche il salame.
I sintomi più comuni compaiono dopo 6-72 ore dopo aver mangiato l’alimento contaminato includono febbre, diarrea, dolori addominali, nausea e vomito. Nella maggior parte dei casi l’infezione si risolve spontaneamente. Può diventare pericolosa in soggetti fragili come bambini, anziani e persone immunodepresse.
I rischi per l’uomo
In maniera approfondita i rischi per chi consuma alimenti contaminati da salmonella sono:
- Infezioni gastrointestinali acute (diarrea, nausea, vomito)
- Febbre alta e disidratazione
- Dolori addominali intensi
- Possibile ospedalizzazione nei casi gravi
- Complicanze nei soggetti immunodepressi
- Rischio di sepsi in casi rari e gravi
- Trasmissione batterica a livello familiare o comunitario
I rischi maggiori sono per bambini, donne incinte e anziani con patologie.