Truffa da 3 milioni di euro a Gemma Bracco, moglie dell'ex ministro Paolo Baratta: il video del rapinatore
Truffa a Gemma Bracco, preso il complice della rapina da 3 milioni di euro. Le modalità per incastrarlo
Beccato anche il complice della truffa a Gemma Bracco, trasformatasi poi in una cospicua rapina nella sua casa di Via Coronari al centro di Roma. Si chiude così il primo capitolo del raggiro del finto carabiniere ai danni della nota poetessa ottantenne, moglie dell’ex ministro Paolo Baratta, avvenuto nell’ottobre 2024.
- Il video della rapina
- La ricostruzione della truffa a Gemma Bracco: cosa era successo
- Chi è Gemma Bracco
- Chi è Paolo Baratta
Il video della rapina
Il secondo truffatore è stato individuato e arrestato grazie ad un video registrato dalle telecamere di sorveglianza come era già accaduto per il rapinatore che si era presentato fisicamente a casa di Gemma Bracco per truffarla.
Gli investigatori della squadra mobile, coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Conzo, hanno così eseguito una seconda misura cautelare nei confronti di un napoletano accusato di essere il complice dell’uomo già arrestato nel febbraio 2025.
La ricostruzione della truffa a Gemma Bracco: cosa era successo
Nell’ottobre scorso tutto era iniziato con la classica truffa dei finti carabiniere e maresciallo con a corredo anche il falso avvocato. La prassi è la solita, Gemma Bracco ha ricevuto un messaggio in cui le si diceva che era necessario comunicarle una brutta notizia, ovvero il fermo della figlia in una caserma dei carabinieri di Venezia, rea di avere investito una donna.
Poi nella truffa alla moglie dell’ex ministro Paolo Baratta è subentrato il falso avvocato che ha iniziato a circuire la vittima spiegando che se non avesse versato subito 6.500 euro, che servivano per tutelare la figlia, nessuno avrebbe sporto querela nei suoi confronti.
Purtroppo la poetessa è subito caduta nella rete versando la cifra chiesa dai truffatori che così si sono trasformati in rapinatori facendo leva sull’amore filiale dell’ottantenne. Qui subentrano anche i complici, si sono recati più volte sempre come finti carabinieri presso l’appartamento in via Coronari a Roma convincendola fino a tal punto da farsi consegnare i lingotti d’oro in cassaforte.
I truffatori sono riusciti a farsi consegnare anche una borsa piena di argenteria, ma non è finita qui. La rapina a Gemma Bracco è proseguita con delle pesanti minacce “ti spezzo in due”, “ti getto dalla finestra” per impedirle, una volta ormai scoperta la truffa, di avvertire familiari e forze dell’ordine.
Il bottino finale è una maxitruffa da 3 milioni di euro terminata solo quando la poetessa ha avvisato la figlia e la polizia.
Chi è Gemma Bracco
Gemma Bracco, nata a Milano il 16 aprile 1944, è una poetessa appartenente alla nota famiglia milanese esponente del mondo della cultura e della ricerca. Laureatasi con una tesi su Eugenio Montale ha pubblicato diversi scritti come Misure del tempo e La Musa del Coraggio.
Trapiantatasi a Roma, con il marito Paolo Baratta un’azienda vitivinicola a Capalbio, in provincia di Grosseto.
Chi è Paolo Baratta
Paolo Baratta, nato a Milano nel 1939, è stato più volte ministro. Economista e manager, è stato Ministro dei Lavori Pubblici con Lamberto Dini nel 1995, Ministro dell’Ambiente sempre con Dini al Governo, Ministro del Commercio con l’estero con Carlo Azeglio Ciampi e Ministro per il riordinamento delle partecipazioni statali con Giuliano Amato. Inoltre, Paolo Baratta è stato per due mandati, 1998-2001 e 2008-2020, Presidente della Biennale di Venezia. Nel curriculum dell’economista anche la sua presenza nei consigli di amministrazione Telecom e Ferrovie dello Stato.