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CRONACA NERA

Emanuela Ruggeri potrebbe essere morta per overdose di eroina: il mistero del telefono sparito

C'è l'ipotesi overdose di eroina per la morte di Emanuela Ruggeri, donna trovata morta a Roma. Giallo sul cellulare scomparso e sull'sms alla madre

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Mariaclaudia Catalano

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista dal 2012. Laureata in Lettere Moderne con esperienze sul web, in radio e tv nazionali. Appassionata di cronaca e politica

Si indaga senza sosta per stabilire le cause del decesso di Emanuela Ruggeri, il cui cadavere è stato ritrovato fra le sterpaglie a Roma, in via del Mandrione, in evidente stato di decomposizione. Secondo le primissime ricostruzioni degli inquirenti, potrebbe essere stata fatale per la donna una dose di troppo di eroina. Aperto un fascicolo d’indagine con l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato, è stata disposta l’autopsia sul cadavere della 42enne presso il centro di medicina legale del policlinico di Tor Vergata.

Le prime ricostruzioni sulla morte di Emanuela Ruggeri

Emanuela Ruggeri sarebbe uscita di casa la sera del 14 luglio per incontrare un’amica e da allora sarebbe svanita nel nulla senza avvertire nessuno né lasciare tracce di sè.

Secondo indiscrezioni non confermate, la 42enne in passato avrebbe fatto uso di eroina.

Il luogo del ritrovamento di Emanuela Ruggeri

Il dettaglio, se reale, potrebbe dare una svolta importante e rapida alle indagini che, in una seconda fase, potrebbero vertere sulle ultime frequentazioni della donna prima della scomparsa.

L’ipotesi overdose

L’Ansa riferisce che saranno effettuati esami tossicologici per fare chiarezza sulle cause del decesso che risalirebbe al 15 luglio e valutare la possibilità di un’overdose di eroina, sostanza stupefacente di cui avrebbe fatto uso in passato.

Al momento si tratta solo di primissime ipotesi investigative e a chiarire diversi aspetti, come la data del decesso o presunti segni di violenza, sarà solo l’autopsia.

Il corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione e solo i tatuaggi e i documenti hanno permesso di identificare Emanuela Ruggeri

Alla ricerca del cellulare

Gli inquirenti sarebbero alla ricerca del cellulare della vittima.

È nello smartphone della donna trovata morta a Roma che potrebbero emergere particolari decisivi sulle sue ultime frequentazioni, sugli spostamenti prima e subito dopo la scomparsa, su abitudini non note ai familiari.

Dopo i risultati dell’autopsia le indagini si potrebbero concentrare sui tabulati telefonici e sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona.

C’è un messaggio nel mirino di chi sta conducendo le indagini. Il giorno dopo la scomparsa sarebbe partito un sms indirizzato alla mamma dallo smartphone di Emanuela Ruggeri.

A dare, probabilmente, una svolta decisiva al caso l’analisi di questo messaggio che potrebbe fornire informazioni su quanto accaduto, e dove fosse, la donna dopo la sua scomparsa.

La testimonianza dei vicini e delle amiche della madre

Alcuni vicini di casa di Emanuela Ruggeri, citata da Adnkronos, la ricordano come “una ragazza normalissima, la incrociavamo spesso con il cane. Mai avremmo pensato a una cosa simile, non ci sembrava avesse problemi o preoccupazioni”.

“Veniva spesso a prendere il caffè qui – dice il titolare del bar alla fine della strada -, ma non la conoscevo bene”.

Due amiche della madre della 32enne, invece, rivelano che i genitori “sono chiusi in casa, non riescono nemmeno a parlare, distrutti dal dolore”.

La donna era tornata a vivere con la madre e il padre dopo la fine della relazione con un uomo, con cui avrebbe convissuto a Torino.

ANSA

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