Femminicidio di Jessica Stapazzollo a Castelnuovo, picchiata dall'ex "per educarla come un cane"
Jessica Stapazzollo è stata uccisa da Reis Pedroso Douglas a Castelnuovo del Garda dopo un lungo periodo di violenze. "La picchiava per educarla, come un cane", ha detto la sorella
Con il passare delle ore vanno emergendo nuovi dettagli sul femminicidio di Jessica Custodia de Lima Stapazzollo, la donna di 33 anni uccisa dal compagno nella loro abitazione a Castelnuovo del Garda, in provincia di Verona. La sorella della vittima ha raccontato le vessazioni inflitte dal 41enne Reis Pedroso Douglas a Jessica: “Diceva che la picchiava per educarla“, ha dichiarato parlando del carattere possessivo e violento dell’uomo.
Raggiunta dalle telecamere di Ore 14, la sorella ha raccontato che Jessica parlava raramente delle botte prese dal compagno, e quando lo faceva tendeva a giustificare: “Non lo fa apposta”.
Douglas scriveva inoltre alla cognata per raccontarle di avere picchiato Jessica: “Non pensava di fare qualcosa di brutto, pensava di educarla come se fosse stata un cane, come se non fosse stata niente. Lei faceva qualcosa di male, lui la picchiava. Lei usciva, lui la picchiava”.
La giovane ha inoltre raccontato un tentativo di violenza sessuale a dicembre 2024, denunciato alle autorità.
Nonostante i maltrattamenti Jessica era convinta che il compagno potesse cambiare, per questo continuava a dargli sempre un’altra possibilità.
L’omicidio di Jessica Stapazzollo
Secondo la ricostruzione, l’uomo ha colpito Jessica più volte con un coltello da cucina al culmine di un litigio. Il numero dei fendenti è stato definito dalla Procura come “imprecisato, ma comunque smisurato“.
Dopo l’atto, Douglas ha chiamato i carabinieri intorno alla mezzanotte, dichiarando di volersi suicidare. Poco dopo è stato arrestato e ha fornito elementi utili al ritrovamento del corpo.
Erano stati gli amici di Jessica a dare l’allarme perché da due giorni non riuscivano a contattarla. Quando i soccorsi sono arrivati, la donna era già morta e l’arma del delitto, un coltello, è stata ritrovata all’interno dell’auto di Douglas.
Il braccialetto elettronico
Su Reis Pedroso Douglas era in atto una misura cautelare: divieto di avvicinamento alla donna e ai suoi luoghi di frequentazione, oltre all’applicazione di un braccialetto elettronico installato il 19 maggio, che serviva a controllarne gli spostamenti. Al momento del fermo, il braccialetto era sparito.
L’accusa di omicidio
I vicini raccontano che Jessica voleva andarsene ma non sapeva dove. L’uomo non era in casa al momento del ritrovamento del cadavere, ma è stato successivamente rintracciato e fermato dai militari con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
Douglas appariva “in stato confusionale, sicuramente sotto effetto di alcol e droga. E in un primo momento ha detto di averla uccisa addirittura sabato sera, anche se dalle prime risultanze del medico legale questo parrebbe essere escluso: parliamo di circa 24 ore”. Così ha dichiarato Claudio Papagno, comandante provinciale dei carabinieri di Verona, come riportato da Tgcom24.