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Funerali di Matteo Formenti a Chiari, dolore di amici e familari del bagnino suicida: "Voleva salvare Michael"

Matteo Formenti è il 37enne che si è tolto la vita dopo l'annegamento di Michael, un bambino di 4 anni, nella piscina comunale dove lavorava

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Stefania Bernardini

GIORNALISTA

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Si occupa soprattutto di cronaca, politica, economia e spettacolo.

Matteo Formenti è il bagnino 37enne allontanatosi da casa lunedì 23 giugno e il cui corpo è stato ritrovato due giorni dopo, senza vita, a Cologne. Il 28 giugno alle 15 in piazza Zanardelli a Chiari (Brescia), amici e parenti si sono radunati per i funerali del giovane. Per la giornata il sindaco ha proclamato lutto cittadino e bandiere a mezz’asta degli edifici pubblici. Formenti si sarebbe tolto la vita dopo la morte per annegamento di Michael, un bambino di 4 anni, deceduto nella piscina comunale il 20 giugno.

I funerali di Matteo Formenti

I funerali di Matteo Formenti si sono tenuti nel Duomo di San Faustino e Giovita. I primi banchi sono stati occupati dai cari di Matteo, dal primo cittadino di Chiari e da alcuni membri dell’amministrazione comunale.

Accanto a loro, Luigi Cuneo, il Sindaco di Castrezzato, dove Matteo ha tentato, il 20 giugno, di salvare il piccolo Michael, annegato nella piscina.

Il luogo del ritrovamento del cadavere di Matteo Formenti

Presenti, con il rosso e l’azzurro delle loro maglie, i bagnini e lo staff della piscina dove lavorava il 37enne, Tintarella di Luna, a Castrezzato e anche i volontari della Quadra di Cortezzano, una delle storiche Quadre di Chiari, dove il giovane uomo prestava servizio.

L’omelia: “Voleva salvare quel bimbo”

Durante l’omelia, Monsignor Gian Maria Fattorini ha ricordato il buon cuore e i gesti d’altruismo del defunto.

“Matteo ha vissuto un dramma interiore. Voleva salvare quel bimbo – ha detto il sacerdote – ma non essendoci riuscito ha deciso invece di sacrificare la sua vita. Nella decisione di Matteo vedo un desiderio di far del bene che non ha raggiunto il suo scopo”.

Le parole dello zio di Matteo

In chiesa lo zio di Matteo Formenti, fratello del papà del 37enne, ha letto una lettera indirizzata al giovane.

“I Vangeli invitano a non giudicare, se non si vuole essere giudicati. Adesso è il momento del silenzio – sono le parole dello zio – non riempito di giudizio. Matteo, un giovane uomo brillante e dal cuore tormentato, ha scelto la via della tragedia con lucida disperazione. Ha giudicato se stesso con assurda severità, stabilendo per sé la condanna più severa”.

“L’elogio funebre di una persona semplice“, ha aggiunto nella memoria di chi, nella sua trasparenza, “non ammetteva intromissioni nei suoi confini interiori”.

 

Facebook Andrea Salvi, iStock

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