Quali sono i Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina e la posizione dell'Italia con Meloni e Tajani
La Francia si unisce ai Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina: quanti sono. E l'Italia? Cosa dicono Meloni e Tajani
Mentre prosegue la guerra di Israele a Gaza, si torna a parlare del riconoscimento dello Stato della Palestina dopo l’annuncio del presidente francese Emmanuel Macron. Con la Francia a settembre saliranno a 148 i Paesi che riconoscono lo Stato palestinese. Tra questi non c’è, e non ci sarà almeno a breve, l’Italia. Pur essendo favorevoli, la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Antonio Tajani spiegano che non è questo il momento.
- Quali sono i Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina
- Meloni frena: sarebbe "controproducente"
- Tajani spiega la posizione dell'Italia
Quali sono i Paesi che riconoscono lo Stato di Palestina
Nella serata di giovedì 24 luglio il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che la Francia a settembre riconoscerà lo Stato di Palestina.
Un dato politico rilevante, dato che la Francia è il primo Paese del G7 a farlo. Con Parigi saliranno a 148 su 193 membri delle Nazioni Unite i Paesi che riconoscono la Palestina.
I primi a farlo dopo la dichiarazione d’indipendenza del 1988 sono stati i Paesi della Lega Araba e del blocco sovietico.
Nel corso degli anni si sono aggiunti diversi altri Stati, dall’America Latina all’Europa: attualmente 10 Paesi del G20 riconoscono la Palestina: (Argentina, Brasile, Cina, India, Indonesia, Messico, Russia, Arabia Saudita, Sudafrica e Turchia).
Per quanto riguarda l’Europa, il primo Paese a riconoscere lo Stato palestinese, se non si contano quelli dell’ex blocco comunista (Polonia, Bulgaria, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Romania, Cipro) è stata l’Islanda nel 2011. La Svezia è stato il primo Paese membro dell’Ue, nel 2014.
Nel 2024, in risposta alla guerra a Gaza, sono arrivati i riconoscimenti di Spagna, Irlanda, Norvegia e Slovenia. Ora si aggiunge la Francia.
Meloni frena: sarebbe “controproducente”
L’Italia almeno per il momento non seguirà Francia e Spagna nel riconoscere lo Stato di Palestina.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha spiegato la linea del governo italiano a Repubblica, affermando che il riconoscimento “senza che ci sia uno Stato della Palestina” potrebbe “addirittura essere controproducente per l’obiettivo”.
Pur essendo “favorevolissima allo Stato della Palestina”, ha detto la premier, “non sono favorevole al suo riconoscimento a monte di un processo per la sua costituzione”.
Tajani spiega la posizione dell’Italia
Anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani frena, pur ribadendo che “l’Italia è per la soluzione due popoli e due Stati“.
Il riconoscimento dello Stato di Palestina però, ha detto all’Ansa, “deve avvenire in contemporanea con il riconoscimento da parte loro dello Stato di Israele”.
“A noi interessa la pace, non la vittoria di uno sull’altro e siamo il Paese al mondo che ha accolto il maggior numero di rifugiati da Gaza”.