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CRONACA

Robert Francis Prevost cita Papa Francesco e veste come Wojtyla e Ratzinger, la scelta sul look papale

Francesco si era presentato al mondo in maniera semplice, con la tunica bianca, mentre Prevost è tornato ai paramenti papali già indossati da Wojtyla e Ratzinger, fra gli altri

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Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Robert Francis Prevost non appena nominato Papa, nel presentarsi al mondo con il nome pontificale di Leone XIV, ha scelto di abbandonare la sobrietà del suo predecessore Francesco, che si era mostrato con la sola veste bianca e il crocifisso d’argento al collo. Prevost, invece, ha recuperato la serie completa dei paramenti papali mostrandosi come avevano fatto Wojtyla e Ratzinger.

Prevost vestito come Wojtyla e Ratzinger

Al momento di affacciarsi per la prima volta dopo l’elezione su Piazza San Pietro dalla Loggia delle Benedizioni, Leone XIV indossava, sopra la veste bianca del pontificato, anche la stola, la mozzetta (la mantellina rossa corta) e il rocchetto (la sopravveste in pizzo ricamato).

Leone XIV cita Francesco

Il vestiario di Robert Francis Prevost è stato certamente una scelta in discontinuità con Papa Francesco.

13 marzo 2013, Jorge Mario Bergoglio è Papa Francesco

Ma qualcosa di Papa Francesco c’è stato comunque: Leone XIV ha citato il predecessore nel suo discorso:

“Ancora conserviamo nei nostri orecchi quella voce debole, ma sempre coraggiosa di Papa Francesco che benediva a Roma. Il Papa che benediva Roma dava la sua benedizione al mondo, al mondo intero. Quella mattina del giorno di Pasqua. Consentitemi di dar seguito a quella stessa benedizione”.

E ancora:

L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi, gli uni gli altri, a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendo per essere un solo popolo, sempre in pace. Grazie a Papa Francesco. Voglio ringraziare anche tutti i confratelli cardinali che hanno scelto me per essere successore di Pietro.

E proprio come ha fatto Papa Francesco poco prima di morire, anche Papa Leone XIV ha voluto concedere l’indulgenza plenaria nel corso dell’Urbi et Orbi, un dono spirituale che cancella le tracce lasciate sull’anima dai peccati già confessati e per i quali ci si sia pentiti.

Riferimento a Giovanni Paolo II

Giovanni Paolo II aveva esortato i fedeli: “Non abbiate paura”.

Leone XIV ha fatto quella che sembra una velata citazione:

“Dio ci vuole bene. Dio vi ama tutti e il male non prevarrà. Siamo tutti nelle mani di Dio. Pertanto, senza paura, uniti, mano nella mano con Dio e tra di noi, andiamo avanti. Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce”.

Leone XIV il papa giovane

Per quanto riguarda i confronti con i suoi tre predecessori, si può dire che con i suoi 69 anni Papa Leone XIV è un Papa “giovane”, anche se non “giovanissimo”.

Quando venne eletto, Francesco (Jorge Mario Bergoglio) aveva 76 anniBenedetto XVI (Joseph Aloisius Ratzinger) ne aveva 78Giovanni Paolo II (Karol Jozef Wojtyła) è stato il più giovane, con i suoi 58 anni.

ANSA
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