NOTIZIE
CRONACA

Strage di Corinaldo, Andrea Cavallari e la fuga pianificata con documenti e soldi falsi: caccia ai complici

Arrestato Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo, è ora caccia ai complici: chi gli ha fornito carte di credito e banconote?

Pubblicato:

Mauro Di Gregorio

GIORNALISTA

Laurea in Scienze della Comunicazione all’Università di Palermo. Giornalista professionista dal 2006. Approdato a QuiFinanza e Virgilio Notizie dopo varie esperienze giornalistiche fra Palermo e Milano. Si interessa principalmente di cronaca, politica ed economia.

Andrea Cavallari, condannato per la strage di Corinaldo, aveva pianificato la fuga nei dettagli procurandosi documenti falsi e banconote, in parte contraffatte. Durante la latitanza, invece, ha disseminato una serie di tracce che hanno permesso agli investigatori di rintracciarlo. Ora la Procura di Bologna dà la caccia alla rete dei complici del 26enne.

La banda dello spray

Andrea Cavallari era uno dei componenti della cosiddetta “banda dello spray“: per la strage di Corinaldo, avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra, il giovane è stato condannato11 anni e 10 mesi. Nella calca, provocata dal panico scatenato dallo spray al peperoncino, morirono una donna e cinque minorenni.

L’evasione di Andrea Cavallari è avvenuta il 3 luglio scorso a Bologna, durante un permesso premio per discutere la tesi di laurea in Scienze giuridiche. Per la precisione, il giovane si è dileguato dopo il pranzo al ristorante con i parenti.

Andrea Cavallari in un fotogramma ripreso da una videocamera di sorveglianza nella reception di un hotel

Chi sono i complici di Andrea Cavallari?

Da lì, Cavallari si è dileguato, iniziando un viaggio attraverso l’Italia, la Francia e infine la Spagna, dove è stato arrestato in un hotel a Lloret de Mar, non distante da Barcellona.

Ora l’inchiesta si concentra sui complici. Chi ha fornito al detenuto i documenti contraffatti, la carta prepagata e il telefono? Chi gli ha garantito spostamenti sicuri attraverso tre Paesi, in parte con taxi, in parte con auto a noleggio con conducente, fino all’utilizzo di BlaBlaCar?

E ancora: da chi provenivano gli 800 euro in banconote false trovati al momento dell’arresto? La Procura aveva già aperto un fascicolo per favoreggiamento a carico di ignoti.

La fuga di Andrea Cavallari

La fuga, come detto, è cominciata subito dopo il pranzo di laurea con i familiari in un ristorante del centro di Bologna.

Da lì, una prima tappa verso Milano, dove avrebbe ricevuto supporto logistico. Poi il passaggio in Costa Azzurra e infine l’arrivo in Catalogna. Il 26enne ha cambiato più volte alloggio tra Barcellona e altre località balneari della Costa Brava, fino al fermo da parte della Policia Nacional a Lloret de Mar.

Fondamentale, secondo quanto trapela, sarebbe stata la tracciabilità della carta di credito utilizzata durante la latitanza.

Quando torna in Italia Andrea Cavallari

L’estradizione è ora nelle mani della Procura generale di Ancona, competente per l’esecuzione della pena. Il tribunale dell’Audiencia Nacional di Madrid ha convalidato l’arresto. Andrea Cavallari potrebbe tornare in Italia entro 10-30 giorni.

ANSA

© Italiaonline S.p.A. 2025Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963