Evasione di Andrea Cavallari, dal permesso premio per la laurea alla fuga: cos'è successo dopo la festa

La ricostruzione dell'ultima giornata in cui è stato visto Andrea Cavallari, dalla discussione della tesi all'università al pranzo con i familiari per festeggiare

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Dal permesso premio per discutere la tesi di laurea alla fuga e alla latitanza: da una settimana è svanito nel nulla Andrea Cavallari, condannato in via definitiva per la strage di Corinaldo. Il 26enne è evaso dal carcere della Dozza di Bologna non rientrando, come avrebbe dovuto, subito dopo aver festeggiato il traguardo universitario in un ristorante con i familiari.

La giornata della fuga di Andrea Cavallari

Cavallari, originario di Bomporto in provincia di Modena, stava scontando 11 anni e 10 mesi di reclusione.

Il giovane faceva parte della cosiddetta “banda dello spray“, responsabile della tragedia del dicembre 2018 alla discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo, dove persero la vita cinque adolescenti e una madre di 39 anni, travolti dalla calca generata dal panico durante un concerto.

In pratica, la banda spruzzava spray al peperoncino nei locali per poi approfittare del caos e strappare qualche collanina e sfilare qualche portafoglio.

Giovedì 3 luglio Andrea Cavallari esce dal carcere alle 7:30 del mattino. Il permesso gli consente di muoversi liberamente fino alle 18:30. È un giorno speciale: deve discutere la tesi in Scienze Giuridiche all’Università di Bologna, in via Zamboni. Si presenta senza scorta, accompagnato solo dai familiari, vestito con una maglietta bianca, bermuda beige a quadretti e scarpe da ginnastica.

Alle 9:00 è nell’aula dove conseguirà la laurea. Più tardi, alle 14:47, entra in un ristorante del centro per festeggiare con la madre, il patrigno e la nonna. La saletta è riservata. Lì, secondo alcuni testimoni citati anche da Pomeriggio Cinque News, Cavallari si reca più volte in bagno, tenendo in mano un cellulare. Cellulare che, forse, potrebbe essere servito a coordinare la fuga. I carabinieri hanno acquisito le registrazioni delle telecamere del locale.

Alle 15:30, il momento cruciale: Andrea saluta i parenti, esce dal ristorante e sale a bordo di un’auto con due persone non identificate. Dice che andrà a trovare la fidanzata, ma mente. La ragazza, rintracciata dagli inquirenti, infatti, risulta estranea alla vicenda e non avrebbe avuto contatti recenti con lui. Ormai sarebbe più corretto parlare di ex fidanzata. Da quel momento di Cavallari si perde ogni traccia.

Forse Andrea Cavallari è in Est Europa

Inizialmente si era pensato a un gesto impulsivo, ma col passare delle ore la fuga appare sempre più pianificata nei dettagli. Cavallari potrebbe essersi avvalso dell’aiuto di complici, che gli avrebbero fornito un telefono cellulare, denaro contante e un mezzo per allontanarsi. L’ipotesi più accreditata dagli inquirenti è che si sia diretto verso l’Europa dell’Est, forse in Ucraina.

La Procura di Bologna ha aperto un fascicolo per favoreggiamento, attualmente a carico di ignoti. Sono al vaglio i contatti del detenuto, dentro e fuori dal carcere, compresi quelli familiari.

Nel frattempo, le autorità hanno diffuso la foto segnaletica di Andrea Cavallari nella speranza di ricevere segnalazioni utili alla cattura.

Il ministro Nordio sul caso Cavallari

Nel frattempo, si riaccende lo scontro fra politica e magistratura: a sollevare dubbi è anche la scelta del magistrato di sorveglianza di concedere un permesso così ampio, senza scorta, a un detenuto condannato per un reato grave.

Interpellato sulla questione durante il question time al Senato, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha risposto in questi termini: “La certezza della pena sta diventando una astrazione metafisica… Ho avviato un’istruttoria per accertare compiutamente i fatti. È una vicenda che ha ferito profondamente la sensibilità degli italiani”.

strage di Corinaldo Andrea Cavallari Mediaset