Aliante precipita su Cima Bocche in Trentino e prende fuoco, morti due uomini a bordo dell'aereo
Morti due uomini a bordo di un aliante precipitato su Cima Bocche, in Trentino-Alto Adige: il velivolo ha preso fuoco nello schianto in alta quota
Due uomini di 55 e 56 anni sono morti in un incidente aereo nel comune di Moena, in Trentino-Alto Adige. Le vittime erano a bordo di un aliante che è precipitato sulle Dolomiti, schiantandosi sulla cresta di Cima Bocche, a quota 2.500 metri. Nell’impatto contro la parete rocciosa il velivolo è andato in fiamme. Il pilota e il passeggero sarebbero morti sul colpo.
L’incidente aereo in Trentino
L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 22 giugno, tra la Val di Fassa, la Val di Fiemme e il comune di Primiero.
L’allarme lanciato da un gruppo di escursionisti, che si trovavano al bivacco Iellici su Cima Bocche, ha fatto scattare l’intervento dell’elisoccorso e delle stazioni del Soccorso alpino e speleologico del Trentino di Moena e di San Martino di Castrozza, quest’ultima competente per questa parte di montagna.
La zona delle Dolomiti tra Moena e San Martino di Castozza dove si è schiantato l’aliante
Le due vittime
Una volta avvistato l’aliante, l’elicottero ha portato tre operatori su Cima Bocche, nella zona sopra il lago omonimo. Sul posto i soccorritori hanno trovato i due uomini senza vita. Le due vittime, di 55 e 56 anni, erano residenti rispettivamente a Trento e ad Ala.
Per la violenza dell’impatto, uno dei due uomini è stato sbalzato fuori dall’aliante. Nello schianto l’aereo biposto ha anche preso fuoco.
I soccorsi su Cima Bocche
Per l’incidente aereo sono stati attivati anche il Soccorso alpino della Guardia di Finanza, con due operatori pronti in piazzola, i Vigili del fuoco, l’elicottero da lavoro e i sommozzatori.
L’area impervia ad alta quota ha reso complicate le operazioni di recupero dei corpi, ricomposti e, ottenuto il nullaosta per la loro rimozione, trasportati successivamente a passo Rolle intorno alle 16, prima di essere trasferiti nella camera mortuaria di Pozza di Fassa.
La Guardia di finanza ha posto sotto sequestro l’area per recuperare la scatola nera dell’aliante, necessaria per risalire alle cause dell’incidente, su cui la procura ha aperto un’inchiesta.