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Delitto di Garlasco, la famiglia Cappa annuncia azioni legali contro "testimoni e supertestimoni": la lettera

La famiglia Cappa annuncia azioni legali contro "testimoni, supertestimoni e improvvisati esperti" dopo le notizie su Garlasco: l'appello e la lettera

Pubblicato:

Luca Mastinu

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, scrive di cronaca nera e attualità. Muove i primi passi nel fact checking per poi appassionarsi al mondo dell'informazione. Collabora con altre testate e siti web, esperto di musica.

La famiglia Cappa rompe il silenzio sul delitto di Garlasco e annuncia azioni legali. Con la riapertura dell’inchiesta a seguito dei nuovi elementi legati ad Andrea Sempio, i riflettori sull’omicidio di Chiara Poggi si sono riaccesi su tutti i personaggi che sin dall’inizio sono coinvolti, anche solo sul piano mediatico, nella vicenda. A soffiare sul fuoco sono stati anche sedicenti super testimoni che a più riprese hanno puntato il dito contro PaolaStefania Cappa, cugine di primo grado della vittima.

La famiglia Cappa rompe il silenzio su Garlasco

Nel corso della puntata di Quarto Grado andata in onda venerdì 11 luglio il corrispondente Gianmarco Menga ha dato voce a un comunicato ricevuto dai rappresentanti legali della famiglia Cappa.

Nella nota letta in diretta la famiglia Cappa, sostanzialmente, riferisce che a seguito della comparsa di “testimoni e super testimoni” interpellati dai media e dalle autorità e di “improvvisati esperti” si rivolgerà alle autorità competenti per procedere per le vie legali.

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Dopo il caos mediatico delle prime fasi delle indagini, nel 2007, la famiglia Cappa si era chiusa nel silenzio. Nonostante ciò la stampa, attraverso fonti più o meno attendibili, ha continuato a tenere alta l’attenzione soprattutto sulle gemelle Cappa, salite alla ribalta dopo quel fotomontaggio che costò alle due sorelle sospetti e accuse infondate.

In ultima battuta, un supertestimone ascoltato da Le Iene ha puntato il dito contro Stefania Cappa raccontando che la mattina del 13 agosto 2007, stando al racconto di una persona che si sarebbe confidata con lui, la ragazza sarebbe stata vista entrare trafelata in casa della nonna con un borsone pesante.

La lettera

Il corrispondente Gianmarco Menga, in diretta da Quarto Grado, ha letto la lettera inviata dagli avvocati Antonio MarinoGabriele Casartelli a difesa della famiglia Cappa.

Nella missiva i Cappa esprimono “il proprio profondo sdegno e la più viva indignazione” a seguito del “reiterato proliferare di sedicenti testimoni, supertestimoni e improvvisati esperti” le cui dichiarazioni sarebbero “false, gravemente diffamatorie e calunniose”.

Contro queste persone la famiglia Cappa avrebbe già intrapreso “atti di denuncia” presso le autorità competenti. Ancora, i diretti interessati si riservano di estendere tali azioni legali “a chiunque (…) si renda autore della diffusione, anche reiterata, di notizie infondate”.

L’appello al mondo dell’informazione

In conclusione, nella missiva firmata da Marino e Casartelli la famiglia Cappa “rivolge un appello agli operatori dell’informazione” per invitarli a non contribuire “all’ingiustificata spettacolarizzazione del loro dolore” e a “fornire una narrazione fondata su criteri di veridicità e rispetto per la dignità delle persone coinvolte”.

Nella lettera i Cappa non fanno riferimenti espliciti alle generalità dei “sedicenti testimoni, supertestimoni e improvvisati esperti”, ma non si esclude che nei prossimi giorni possano arrivare novità in tal senso.

ANSA

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