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Delitto di Garlasco, la Procura di Pavia interviene con una nota ufficiale: stop alle "congetture"

Delitto di Garlasco, comunicato ufficiale della Procura di Pavia: stop a congetture e ipotesi sul loro operato

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Mariaclaudia Catalano

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista dal 2012. Laureata in Lettere Moderne con esperienze sul web, in radio e tv nazionali. Appassionata di cronaca e politica

Le ricostruzioni, le ipotesi e probabilmente attribuzioni infondate sul modus operandi con cui si stanno svolgendo le nuove indagini hanno portato la Procura di Pavia a diffondere una nuova nota ufficiale che parla di confusione generata dal dibattito costante sul delitto di Garlasco. A firmare il comunicato è il procuratore Fabio Napoleone che ha ritenuto necessario chiarire diversi aspetti sulle indiscrezioni che stanno emergendo dalla nuova inchiesta sull’omicidio di Chiara Poggi.

Il chiarimento della Procura di Pavia

“Dato il continuo attribuire alla Procura di Pavia valutazioni, ricostruzioni, attività in corso e persino stati d’animo” il procuratore ha ritenuto necessario chiarire che i magistrati titolari delle indagini lo aggiornano costantemente sul loro operato.

L’aspetto più importante che si evince nella nota recente è che si esprimeranno ufficialmente solo al termine delle attività e saranno prese così le decisioni del caso.

Delitto di Garlasco, la prima udienza dell’incidente probatorio

In sostanza la Procura di Pavia specifica che non c’è nessuna ufficialità in merito alle notizie che stanno trapelando da giorni e che quindi bisogna aspettare per trarre conclusioni sia sulla possibilità di un nuovo processo, che più in generale su una possibilità nuova riscrittura del delitto di Garlasco.

L’affondo della Procura di Pavia

“Qualsiasi interpretazione proveniente da soggetti estranei all’Ufficio, in assenza di comunicati ufficiali, genera solo confusione, dando vita a discussioni fittizie in cui consulenti, esperti o opinionisti commentano su ipotetiche scelte della Procura basate su congetture” si legge nel comunicato ufficiale.

Non è difficile immaginare che il procuratore si riferisca al continuo dibattito relativo alle ultime notizie sul delitto di Garlasco che si basano su opinioni e considerazioni personali e non su fatti certi.

La Procura di Pavia fa anche una precisazione importante relativa ad ogni riferimento nei loro confronti “deve considerarsi infondato, se non supportato da comunicazioni ufficiali”.

I dubbi sull’identità di ignoto 3

Di recente il dibattito sull’omicidio di Chiara Poggi si è concentrato principalmente sull’identità di ignoto 3.

Così è stata definita dai media la traccia di dna presente nella bocca di Chiara Poggi e trovato dall’analisi di un tampone faringeo fatto alla vittima all’epoca dell’autopsia.

Genetisti ed opinionisti di diverse natura, non appartenenti alle indagini ufficiali, si sono divisi sull’attribuzione di questa traccia di materiale biologico.

C’è chi sostiene l’ipotesi che il dna sia dell’assassino della giovane mentre c’è chi sostiene che sia da contaminazione.

Uno dei dubbi emersi è sulla quantità della traccia di ignoto 3, ovvero se sia abbastanza per poter essere attribuita ad un solo soggetto sulla scena del delitto o se sia talmente esiguo da essere di chi si è occupato di analizzare la scena del crimine.

ANSA

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