Delitto di Garlasco, la ricostruzione dell'omicidio di Chiara Poggi con l'AI
La ricostruzione realizzata con l'AI del delitto di Garlasco: nel filmato le fasi dell'omicidio di Chiara Poggi
Mentre vanno avanti le nuove indagini della procura di Pavia sul delitto di Garlasco, a Quarta Repubblica è stato ricostruito l’omicidio di Chiara Poggi con l’AI. In un video realizzato con l’intelligenza artificiale si vedono le varie fasi del delitto sulla base della ricostruzione fatta al processo che si concluse con la condanna di Alberto Stasi.
- L'omicidio di Chiara Poggi
- La ricostruzione del delitto di Garlasco con l'AI
- Il video, dall'arrivo di Alberto Stasi al lancio del corpo sulle scale
L’omicidio di Chiara Poggi
Chiara Poggi è stata uccisa nella villetta di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia, la mattina del 13 agosto 2007.
Per la giustizia italiana ad uccidere la ragazza è stato il fidanzato Alberto Stasi, condannato con sentenza definitiva della Cassazione nel 2015.
A 18 anni dall’omicidio la procura di Pavia ha riaperto le indagini indagando Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi: l’ipotesi è che ci sia più di un assassino.
La ricostruzione del delitto di Garlasco con l’AI
In un servizio di Quarta Repubblica su Rete 4 è stato mostrato un filmato realizzato con l’AI che ricostruisce il delitto di Garlasco sulla base della verità giudiziaria.
Il video mostra le varie fasi dell’omicidio di Chiara Poggi, dall’arrivo di Alberto Stasi nella villetta ai colpi fino al corpo lanciato sulle scale.
Secondo quanto ricostruito nel processo, la mattina del 13 agosto 2007 Alberto Stasi va alla villetta dei Poggi in bicicletta.
Sono le 9:12 quando Stasi suona il citofono: Chiara Poggi è in pigiama e sta guardando la tv, si alza, disinserisce l’allarme e gli apre.
I due iniziano quasi subito a litigare, per motivi non chiariti, e la discussione degenera rapidamente.
Il video, dall’arrivo di Alberto Stasi al lancio del corpo sulle scale
Alberto Stasi colpisce Chiara Poggi alle spalle con un oggetto, facendola cadere a terra tramortita.
Nella ricostruzione realizzata con l’intelligenza artificiale l’arma del delitto non si vede perché non è mai stato chiarito cosa sia stato usato.
Stasi quindi trascina la ragazza nel corridoio prendendola per i piedi e la colpisce ancora, forse in seguito a una sua reazione.
Poi la prende e la lancia giù per le scale che portano alla cantina, dove è stato ritrovato il cadavere.
Stasi ha le mani sporche di sangue, va in bagno e si lava. Quindi pulisce il lavandino e il dispenser del sapone, prende l’asciugamano e l’arma del delitto ed esce da casa Poggi.
Sale in bici e torna a casa, a meno di due chilometri di distanza: alle 9:35 accende il pc. Tutto in 23 minuti.