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Incendio a Taranto nell'impianto Irigom, in fiamme rifiuti plastici: paura per il rischio di fumi tossici

L'incendio a Taranto ha colpito la Irigom, un impianto di rifiuti plastici: fumo nero visibile a grande distanza, aria irrespirabile e allerta

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Gabriele Silvestri

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista, esperto di media, scrive di cronaca, politica e attualità. Laureato in comunicazione alla Sapienza, si è affermato come autore e conduttore di TG e programmi giornalistici. Collabora con diverse redazioni online, emittenti televisive e radiofoniche.

Un’alta colonna di fumo nero si è levata a Taranto per il grave incendio scoppiato nell’impianto Irigom, dove vengono trattati rifiuti plastici. L’aria irrespirabile e la natura dei materiali combusti desta preoccupazione, con l’Arpa che si è attivata per il monitoraggio delle emissioni. Non si segnalano feriti, mentre il Comune invita i cittadini a restare in casa.

Taranto, incendio alla Irigom

L’incendio ha avuto origine nella zona industriale di Taranto, nel tardo pomeriggio di sabato 28 giugno. Le fiamme hanno colpito i capannoni dell’azienda Irigom, specializzata nel trattamento dei rifiuti plastici per la produzione di combustibili alternativi.

L’origine del rogo non è ancora stata accertata con precisione, ma tra le ipotesi più probabili figura un possibile cortocircuito.


Le fiamme sono divampate nella zona industriale di Taranto presso l’azienda Irigom

Colonna di fumo visibile a distanza

Dalle strutture dell’impianto, le fiamme si sono rapidamente propagate, generando un’intensa colonna di fumo scuro che si è alzata in cielo ed è risultata ben visibile anche a diversi chilometri di distanza.

Considerando la possibilità che il rogo abbia avuto origine da materiali pericolosi, l’Agenzia regionale per la prevenzione e protezione ambientale, Arpa Puglia, ha attivato tempestivamente le proprie unità tecniche sul luogo dell’incidente.

Attraverso l’uso di centraline dedicate, i tecnici stanno analizzando la composizione dell’aria per valutare la presenza di eventuali sostanze dannose rilasciate dall’incendio, nel tentativo di prevenire rischi per la salute pubblica derivanti da emissioni potenzialmente tossiche.

La dinamica dell’incendio

Le fiamme hanno coinvolto il nastro di trasporto del materiale plastico all’interno dell’impianto di trattamento meccanico. Fortunatamente, nessun operaio risulta ferito: nel momento in cui è divampato l’incendio, i lavoratori si trovavano in pausa.

L’intervento dei soccorsi è stato immediato. Sul luogo dell’incidente sono arrivati in tempi rapidi i vigili del fuoco di Taranto e gli agenti della Polizia del commissariato locale.

Le raccomandazioni ai cittadini

Nel quartiere Tamburi è stato messo in circolazione un veicolo comunale con altoparlanti, atto a invitare i residenti a restare all’interno delle abitazioni, chiudendo porte e finestre per ridurre al minimo l’esposizione ai fumi.

Il Comune, tramite una comunicazione ufficiale, ha invitato la popolazione alla massima cautela. Nel messaggio si raccomanda di evitare l’uso di impianti di ventilazione e mantenere sigillati gli ambienti domestici.

La nota del sindaco

“Desta seria preoccupazione per le sue possibili implicazioni sulla salute e sulla sicurezza pubblica l’incendio sviluppatosi nell’azienda Irigom” ha dichiarato il sindaco di Taranto Piero Bitetti.

“Ho prontamente adottato un’ordinanza contingibile e urgente al fine di tutelare l’incolumità dei cittadini e l’ordine pubblico. Invito la popolazione residente nell’area interessata a limitare le attività all’aperto, in via precauzionale, fino al completamento delle rilevazioni ambientali a cura di Arpa Puglia e delle autorità sanitarie componenti”.

“La densa colonna di fumo, ben visibile anche a grande distanza, e le caratteristiche specifiche dell’impianto coinvolto impongono il massimo livello di vigilanza e attenzione” ha aggiunto. “Continuerò a seguire da vicino l’evolversi della situazione, garantendo piena trasparenza informativa verso la cittadinanza”.

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