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Morto Nino Benvenuti, il pugile dell'Istria che aveva definito le foibe "il mio buio"

È morto il pugile italiano Nino Benvenuti, campione olimpico e del mondo negli anni '60, che si era speso nel racconto delle foibe

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Matteo Runchi

REDATTORE

Redattore esperto di economia, appassionato di tecnologia e sport. Scrive di attualità e cronaca. Laureato in Storia all’Università degli Studi di Milano, ha lavorato per diversi siti e redazioni.

È morto il pugile Nino Benvenuti, campione dei pesi medi di pugilato e medaglia d’oro a Roma nel 1960, che da bambino era sopravvissuto all’esodo giuliano-dalmata dopo la fine della Seconda guerra mondiale.

È morto Nino Benvenuti

L’agenzia di stampa Ansa ha riportato la notizia della morte di Nino Benvenuti, campione di pugilato degli anni ’60 e unico italiano a detenere nello stesso il titolo di due diverse categorie di peso.

Nel 1992 Benvenuti è stato inserito nella International boxing hall of fame, come primo pugile italiano ad aver mai ottenuto un riconoscimento simile.

Nino Benvenuti e il rivale Emile Griffith

Nato a Isola, nell’Istria slovena, Benvenuti e la sua famiglia fecero parte del cosiddetto esodo giuliano-dalmata, la grande migrazione di persone di origine italiana dai territori dell’Istria e delle Dalmazia al termine della Seconda guerra mondiale.

La vittoria alle Olimpiadi

Benvenuti inizia ad allenarsi una volta trasferitosi a Trieste ed entra nella Nazionale dilettanti di pugilato nel 1955. Nel 1956 subisce la sua unica sconfitta da dilettante in un contestato match in Turchia.

Da lì la sua carriera lo porterà a una serie di successi che lo portano alle Olimpiadi di Roma del 1960, dove vince l’oro nella categoria dei pesi welter, oltre alla Coppa Val Barker come miglior pugile del torneo per tecnica. Si ritira da dilettante con 108 vittorie e una sola sconfitta.

Dopo le Olimpiadi, Benvenuti passa diventa professionista. Nel 1965 sconfigge Sandro Mazzinghi e diventa campione del mondo dei pesi superwelter. Con il pugile toscano, Benvenuti vivrà una lunga inimicizia, finita solo nel 2018.

Campione del mondo dei pesi medi

Dopo aver perso il titolo nel 1966, Benvenuti passa ai pesi medi e diventa campione del mondo dopo una trilogia di match con Emile Griffith, che risultano in due vittorie e una sconfitta per l’italiano.

Manterrà il titolo per più di 4 anni, difendendolo diverse volte, fino alla definitiva sconfitta contro l’argentino Carlos Monzón. Una seconda sconfitta contro Monzón metterà fine alla carriera di Benvenuti.

Il racconto delle foibe e il ricordo di Giorgia Meloni

Benvenuti si è speso, al di fuori dell’ambito sportivo, per promuovere la memoria dell’esodo giuliano-dalmata e della repressione jugoslava contro le persone di origini italiane dopo la Seconda guerra mondiale.

Ha scritto il libro “Nino. L’isola che non c’è. Il mio esodo dall’Istria” e partecipato alla realizzazione del fumetto “Nino Benvenuti, il mio esodo dall’Istria”. Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha dedicato un ricordo al pugile.

“Addio a Nino Benvenuti, campione straordinario e simbolo di un’Italia fiera, coraggiosa, capace di rialzarsi. Grazie, Nino, per i tuoi combattimenti sul ring e per quelli in difesa della verità. L’Italia non ti dimenticherà” ha scritto su Facebook la premier.

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