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Ultraleggero caduto a Brescia, il video dell'aereo che cade sull'autostrada: le auto attraversano le fiamme

Il video choc dell'ultraleggero caduto sull'autostrada a Brescia: le auto attraversano le fiamme subito dopo l’impatto. Due vittime

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

Un video impressionante documenta l’incidente avvenuto il 22 luglio sulla tangenziale sud di Brescia, all’altezza di Azzano Mella. Le immagini, rilanciate sui social, mostrano l’aereo ultraleggero precipitare a picco sull’asfalto prima di esplodere in una palla di fuoco. Alcune auto attraversano il muro di fumo e fiamme senza fermarsi. Un attimo di caos che poteva trasformarsi in tragedia collettiva.

Il video dell’aereo ultraleggero caduto a Brescia

Il video integrale è diventato virale in poche ore. La scena è spaventosa: l’aereo si avvita su se stesso e si schianta in verticale.

Le auto sopraggiungono, due di queste attraversano il rogo senza sbandare, mentre le altre riescono a fermarsi in tempo. Un caso, o un riflesso istintivo che ha evitato un bilancio ancora più grave.

Il bilancio: due morti e due feriti

L’incidente è avvenuto intorno alle 12 del 22 luglio sulla Corda Molle, la tangenziale che collega le autostrade A4 e A21. L’ultraleggero, decollato poco prima dal piacentino, ha perso quota e si è schiantato in mezzo alla carreggiata.

A bordo viaggiavano Sergio Ravaglia, avvocato milanese di 75 anni, e la compagna Anna Maria De Stefano, 50 anni: per loro non c’è stato nulla da fare. Sono morti carbonizzati all’interno del velivolo.

Due automobilisti sono rimasti feriti in modo lieve, ma lo scenario poteva essere ben più drammatico.

Il tratto di tangenziale su cui si è schiantato l’aereo

Il traffico è stato bloccato per ore per permettere i soccorsi e la rimozione dei rottami.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco, la polizia stradale e la scientifica.

Le indagini per omicidio colposo

La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.

Secondo il consulente tecnico aeronautico Luca Zigliani, una delle ipotesi è lo stallo d’ala, un fenomeno che si verifica quando l’aereo perde portanza a causa della bassa velocità e di un angolo di attacco eccessivo.

In quel caso, il velivolo può avvitarsi su se stesso e cadere in picchiata.

Il modello coinvolto è un Promecc Freccia Anemo, ultraleggero italiano in fibra di carbonio. Non si escludono, però, guasti meccanici o errori di manovra.

Saranno fondamentali le analisi tecniche e le testimonianze raccolte nelle prossime settimane per chiarire le cause dello schianto.

Fonte X Fabrizio Hennig / ANSA

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