I sistemi di navigazione possono risultare piuttosto complessi. Per i più giovani sembrano intuitivi e facili da usare, tuttavia per le vecchie generazioni le conseguenze dell’uso improprio delle moderne app di navigazione potrebbero risultare fatali. Uno studio ha fatto luce sugli effetti negativi dell’impiego sbagliato delle app a bordo delle auto.
In base a una analisi condotta dai ricercatori della Northwestern University, dell’Università del Minnesota e dell’Università di Brema, le note app Google Maps, Waze e Apple Maps, utilizzate ogni giorno da milioni di utenti, non sono sempre affidabili. In Italia, le app di navigazione sono usate dalla metà degli automobilisti, con picchi del 78% tra i guidatori più giovani, secondo ACI, Automobile Club d’Italia. A livello globale, il dominio di Google Maps, come confermato anche da Mountain View, avrebbe raggiunto 2 miliardi di utenti mensili attivi.
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Mai fidarsi in modo “cieco”
Le app di navigazione, in teoria, sono nate per facilitare la vita degli automobilisti. In base al report degli atenei sopracitati, un uomo è arrivato a percorrere 46 km contromano su un’autostrada solo per seguire la via indicata dal navigatore. Risulta logico che il guidatore non abbia interpretato bene i segnali e le richieste del navigatore per raggiungere la meta, imboccando un tratto autostradale nel verso opposto. Bisogna stare attenti a svoltare nella giusta corsia, soprattutto in prossimità di strade parallele. Un piccolo errore può determinare un tragico incidente.
Analizzando i dati dello studio, in 158 casi i conducenti hanno poi dato la colpa al navigatore, mentre nel 57% l’errore ha portato a un crash. Il 32% ha riguardato collisioni con un veicolo singolo, mentre nel 17% dei casi l’incidente è avvenuto tra più vetture. Risulta più bassa la percentuale (8%) relativa agli incidenti con pedoni o ciclisti. Nel 20% degli imprevisti registrati i conducenti e i passeggeri si sono ritrovati bloccati o isolati per aver seguito ciecamente o in modo sbagliato le indicazioni dell’app. Purtroppo le distrazioni alla guida causano un numero ingente di incidenti fatali.
L’analisi ha sottolineato che nel 16% dei casi il navigatore ha condotto i guidatori disattenti verso indirizzi sbagliati, mentre nel 4% il conducente ha imboccato una direzione errata. È chiara la complicità dell’automobilista, tuttavia quando ci si trova su strade sconosciute, bisogna sfruttare i navigatori con estrema coscienza. Il motivo? Nel 28% dei casi analizzati l’incidente scaturito è risultato fatale, mentre nel 33% delle possibilità si sono verificati danni a vetture o a proprietà. Solo nel 25% si sono registrati dei disagi significativi, ma non gravissimi.
Google Maps può anche salvare vite grazie a un nuovo sistema che permette di avvisare gli utenti in merito a un incendio in corso con notifiche in tempo reale. Si tratta di uno strumento utilissimo per spostarsi, esplorare nuovi luoghi e ottenere informazioni, anche live, in merito a cosa accade nei dintorni e per evitare le stangate degli autovelox. Nel corso dei prossimi anni tutte le app di navigazione diventeranno sempre più smart. Risulteranno più efficaci aggiornamenti mirati per risolvere i bug, ma sino ad allora attenzione massima all’utilizzo. Basta poco per ritrovarsi in una strada chiusa al traffico o, nel peggiore dei casi, coinvolti in un crash.