Albina Perri di Giallo allo scontro con Salvo Sottile: "Titolo da querela", "Mi preoccuperei dei tuoi"
Scontro via social fra Albina Perri (direttrice di Giallo) e Salvo Sottile (conduttore di Far West): Sottile ha accusato la collega di fabbricare falsi scoop per vendere copie
Scontro fra giornalisti in merito al delitto di Garlasco: il conduttore di Far West Salvo Sottile ha bacchettato via Facebook la collega Albina Perri, direttrice di Giallo, la quale aveva lanciato lo scoop relativo alla presunta assenza di Marco Poggi dal luogo di vacanza con i genitori al momento dell’omicidio della sorella Chiara. Sottile ha parlato di “notizie false” per “vendere copie”. Da qui in poi sono arrivate la replica di Albina Perri e le controrepliche di Sottile.
- Salvo Sottile contro Albina Perri
- Albina Perri risponde a Salvo Sottile
- La replica di Sottile
- Il video di Sottile contro la collega
Salvo Sottile contro Albina Perri
Nella mattinata di lunedì 30 giugno, Salvo Sottile ha pubblicato su Facebook una foto che immortala Marco Poggi in posa con il padre durante la vacanza in Trentino.
La didascalia sotto la foto è un attacco frontale ad Albina Perri, direttrice di Giallo: “Smentito il settimanale Giallo e la sua direttrice. Quando le notizie (false) servono solo a vendere copie“.
Ed anche nel testo di accompagnamento alla foto, Salvo Sottile ha utilizzato la clava contro la credibilità della collega: “La Perri chieda scusa alla famiglia Poggi per avere ricoperto di sospetti il fratello di Chiara e la smetta una buona volta di inventare falsi scoop sulla copertina di un giornale che ormai ha un attendibilità e una credibilità pari a zero“.
Albina Perri risponde a Salvo Sottile
La diretta interessata è subito intervenuta con un commento: “Caro Sottile, questo tuo titolo è da querela“.
La replica di Sottile
La replica del conduttore di Far West è arrivata sotto forma di una ulteriore mazzata, nei commenti su Facebook: “Cara Perri, io fossi in te più che del titolo mio mi preoccuperei dei tuoi su Giallo e delle copertine che fai”.
“Hai gettato fango su una famiglia già sconvolta dalla perdita di una figlia. È la seconda volta che vieni smentita, la prima sugli audio delle sorelle Cappa. ‘Abbiamo incastrato Alberto Stasi ‘. Loro in quegli audio non dicevano affatto questo. La seconda copertina e il secondo titolo su Marco Poggi che non sarebbe stato in vacanza coi genitori è stata l’apoteosi“, ha scritto Sottile.
Poi l’ulteriore invito a chiedere scusa ai Poggi: “Chiedi scusa alla famiglia invece di arrampicarti sugli specchi. A me hanno insegnato che le notizie si verificano, (bastava chiedere agli amici dei Poggi in vacanza con loro se c’era Marco) ma forse tu arrivi da un’altra scuola”.
Il video di Sottile contro la collega
Ma non è tutto: nel pomeriggio Salvo Sottile ha rincarato la dose con un nuovo attacco a testa bassa ai danni della collega.
“C’è qualcosa di perverso nell’insistenza con cui certi giornali cercano di fabbricare ogni giorno bufale per darle in pasto agli sciroccati sui social in cerca di complotti“, ha detto Sottile.
“Vi ricordate la copertina di Giallo, l’ultima, in cui la direttrice Albina Perri inondava di sospetti Marco Poggi, dicendo chiaramente che in vacanza con i genitori il giorno del delitto di Chiara lui non c’era? Ebbene, ieri i genitori di Chiara le hanno dimostrato che anche questa era una bufala. Le hanno dato prova di quelle foto, le foto in cui erano in vacanza con Marco, foto di quel giorno confermate da testimoni”, ha proseguito il giornalista.
“È la seconda bufala che il settimanale Giallo spara in copertina. La prima era stata quella delle sorelle Cappa che, secondo la direttrice di Giallo, in un vocale dicevano ‘Abbiamo incastrato Alberto Stasi'”, ha detto Sottile.
Poi una lezione di giornalismo: “C’è un problema, a mio avviso, sullo sfondo di questa storia di Garlasco: anche se io scrivo delle panzane, queste fregnacce poi circolano e a forza di circolare, diventano vere. C’è solo un modo per evitare che una notizia venga smentita. Verificarla, questo dovrebbe fare un giornalista”.
E infine un monito a lettori e telespettatori: “Pensate sempre con la vostra testa e quando leggete qualcosa di clamoroso fatevi venire sempre un dubbio“.