Garlasco, la versione di Alberto Stasi sulla mattina dell'omicidio di Chiara Poggi ricostruita dall'IA
La versione di Alberto Stasi su quanto accaduto il giorno dell'omicidio di Chiara Poggi a Garlasco è stata ricostruita con l'intelligenza artificiale
Alberto Stasi si è sempre dichiarato innocente riguardo al caso del delitto di Garlasco. Il programma televisivo Quarto Grado ha ricostruito, con l’intelligenza artificiale, la versione dell’allora fidanzato di Chiara Poggi su quanto accaduto la mattina del 13 agosto 2007, contenuta negli atti dell’indagine.
- La versione di Alberto Stasi ricostruita con l'Intelligenza Artificiale
- Cosa è successo dopo il secondo squillo a Chiara Poggi
- Cosa ha fatto Stasi dentro casa Poggi
La versione di Alberto Stasi ricostruita con l’Intelligenza Artificiale
Nel video di ricostruzione si segnala che Stasi ha detto di essersi svegliato alle 9 del mattino quando è suonata la sveglia. Rimasto ancora nel letto per circa mezz’ora, si è alzato verso le 9.30.
Il ragazzo è andato in bagno e alle 9.35 si è seduto alla scrivania davanti al computer.
La villetta della famiglia Poggi a Garlasco
Dopo dieci minuti, alle 9.45, Alberto ha fatto uno squillo a Chiara, come si usava fare all’epoca tra ragazzi. Stasi, nelle dichiarazioni agli investigatori, ha spiegato che questo squillo ogni mattina o lo faceva lui o lo faceva Chiara. "Non mi sono preoccupato che non avesse risposto", ha dichiarato.
Stasi si è quindi rimesso davanti al pc a guardare immagini erotico pornografiche, attività che non ha confessato agli investigatori ma che verrà accertata dalle perizie sul pc.
Alle 10.17 Alberto ha iniziato a lavorare alla tesi di laurea. Alle 10.47 fa un secondo squillo a Chiara, anche questo senza risposta.
Cosa è successo dopo il secondo squillo a Chiara Poggi
"Preciso però che è capitato altre volte che la stessa non rispondeva nel senso a un mio squillo", ha detto Stasi agli investigatori.
La prima vera chiamata di Alberto a Chiara Poggi è stata fatta alle 11.37 dal telefono fisso di casa. Il cellulare della fidanzata squilla a vuoto, ma Stasi non si preoccupa e continua a lavorare alla tesi.
Nelle dichiarazioni agli investigatori, il ragazzo dice che la fidanzata gli aveva detto che probabilmente quella mattina, il 13 agosto 2007, sarebbe andata a Gropello Cairoli a trovare la nonna nella casa di riposo in cui si trovava.
Alberto continua a scrivere la tesi fino alle 12.20. Alle 12.46 chiama nuovamente Chiara, sempre dal telefono fisso, anche in questo caso senza risposta.
Richiama ancora alle 13.26 e alle 13.27 ma i tentativi vanno ancora a vuoto. Alle 13.31, dopo l’ultima chiamata senza ricevere risposta, Alberto prende la macchina e va nella villetta dei Poggi.
Agli inquirenti dichiara: "Ho suonato più di una volta al citofono e non avendo risposta, ho richiamato nuovamente con il mio cellulare alle 13.42, alle 13.43 e alle 13.44 al telefono fisso di casa di Chiara, poi alle 13.44 anche al cellulare. Preciso che sentivo gli squilli sia del telefono fisso che del telefono cellulare di Chiara all’interno di casa".
Così Alberto ha deciso di scavalcare il muretto e di entrare dentro casa. La porta d’ingresso è chiusa, ma non a chiave.
Cosa ha fatto Stasi dentro casa Poggi
Una volta entrato nella villetta, Stasi è stato attirato dalla pozza di sangue nelle scale che portano al piano di sopra. Sentendo poi la Tv accesa, si è diretto subito verso la saletta Tv dove non trova nessuno.
Alberto prova quindi a vedere in bagno e infine decide di aprire la porta della cantina dove vede macchie di sangue a terra.
"Mi sono fermato un istante – ha raccontato – e poi ho sceso due gradini circa. Mi sono inclinato con il busto leggermente in avanti e guardando verso sinistra le scale ho visto il corpo di Chiara".
Alberto non si avvicina e non prova a soccorrerla, esce di casa, sale in macchina e chiama il 118. "Ho ritenuto di chiamare il 118 e non fermarmi a soccorrere Chiara perché sono stato colto da un forte panico e sono corso subito dai carabinieri", ha riferito il ragazzo.
Quando arriva dai carabinieri, Alberto è ancora al telefono con il 118 mentre Chiara è morta da quattro ore, secondo la verità giudiziaria.