Garlasco, cosa sappiamo sull'impronta 97F che secondo la Procura apparterrebbe all'assassino
Nell'incidente probatorio sul delitto di Garlasco spunta un nuovo reperto: si tratta dell'impronta 97F, una possibile traccia insanguinata del killer
Un nuovo elemento balza agli onori della cronaca che da mesi (anni, per sincerità) segue con interesse ogni sviluppo sul delitto di Garlasco. Si tratta dell’impronta 97F che la Procura attribuisce all’assassino di Chiara Poggi. Il segno era presente sulla parete sinistra del muro che accompagna la scala che conduce alla tavernetta dell’abitazione, sui cui gradini era stato rinvenuto il cadavere della vittima. Secondo gli investigatori l’impronta 97F potrebbe essere compatibile con la mano del killer e nel 2007 i Ris di Parma l’avevano catalogata come macchiata di sangue.
- Perché è importante l'impronta 97F
- Il ruolo del telefono nel delitto di Garlasco
- L'incidente probatorio
Perché è importante l’impronta 97F
Nel 2007 i Ris di Parma repertarono la traccia 97F. Il segno si trovava sulla parete sinistra della scala che conduce al piano interrato della villetta di via Pascoli 8, dove fu rinvenuto il corpo martoriato di Chiara Poggi.
Gli esami genetici stabilirono che quella era una macchia di sangue il cui profilo genetico apparteneva alla vittima, ma anche che sopra di esse si poteva celare l’impronta dell’assassino della ragazza.
Per la precisione, come fa notare Mattino Cinque News, quella traccia poteva essere "riferita allo strofinio di una mano dell’aggressore". Più chiaramente, l’assassino di Chiara Poggi avrebbe potuto poggiare la sua mano sinistra sporca del sangue di Chiara su quella parete, strofinandola mentre si liberava del corpo della ragazza.
L’impronta era posizionata a 20 cm di altezza rispetto al primo gradino. L’ipotesi è che la stessa persona possa aver lasciato l’impronta 33 che la Procura ha attribuito ad Andrea Sempio.
Il ruolo del telefono nel delitto di Garlasco
Si ipotizza, inoltre, una diversa lettura delle dinamiche dell’omicidio. Mattino Cinque News fa focus sul telefono fisso presente nella zona giorno del villino di via Pascoli 8, che i carabinieri – come le foto della scena del crimine mostrano – rinvennero puntellato da schizzi di sangue.
Ricordiamo che secondo le indagini Chiara Poggi è stata colpita in due tempi. Dopo il primo, la ragazza potrebbe essere rinvenuta e potrebbe aver tentato una reazione – anche solo di fuga – e in questa fase potrebbe aver cercato di chiedere aiuto alzando la cornetta dell’apparecchio. I media si interrogano sulla possibilità che la cornetta fosse sollevata durante l’aggressione e subito dopo riposta dall’assassino.
A quanto pare su queste tracce non sarebbe stato condotto alcun rilievo, dal momento che gli investigatori si sono sempre concentrati sulle due tracce principali presenti sul pavimento di casa Poggi: quella corrispondente alla scala che conduce al piano di sopra e quella, preceduta da segni di trascinamento, presente di fronte alla porta a soffietto che si apre sulle scale della tavernetta.
L’incidente probatorio
Dopo 9 ore, l’incidente probatorio tenutosi presso la Questura di Milano non si è concluso. Delle 34 strisce para-adesive contenute nella prima scatola consegnata al gip, solo 17 sono state esaminate.
Una particolare attenzione è stata indirizzata all’impronta 10 che i Ris di Parma rilevarono sulla maniglia della porta di ingresso di casa Poggi. L’obt test condotto su questo reperto – e sui 17 fino ad ora esaminati – ha dato esito negativo, e ciò suggerisce che nell’impronta 10 non fosse presente del sangue. Tuttavia, sullo stesso reperto verrà effettuato un secondo tampone con una temperatura di 37 gradi.
Giovedì 19 giugno è atteso il secondo incontro tra periti, consulenti, avvocati e gip per ripartire con le 17 strisce non esaminate e continuare con il contenuto della seconda scatola: al suo interno sono presenti i rifiuti del sacchetto celeste della spazzatura che si trovava dento casa Poggi nel contesto dell’omicidio. I rifiuti – due vasetti di Fruttolo, un brick vuoto di EstaThé con cannuccia, una la confezione di plastica dei vasetti Fruttolo, un piattino di plastica e un involucro di biscotti – non sono mai stati analizzati.
